SEGNO NEL MONDO: Bachelet e Livatino, per ispirare l’impegno contro mafia e illegalità – IL GALLO: sui poveri e sulla povertà – KOINONIA: Ernesto Buonaiuti fa ancora scuola – NARCOMAFIE: Quanto è difficile dire e vivere la verità…

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Vittorio Bachelet e Rosario Livatino, vittime cristiane della violenza che ha attraversato l’Italia in anni non lontani, sono l’esempio cui credenti e non credenti possono guardare per ispirare il necessario impegno contro mafia e illegalità, per la giustizia, la pace e la fraternità degli italiani. Lo ha ricordato papa Francesco e giustamente lo ricorda Segno nel mondo (la rivista mensile che raggiunge quasi duecentomila soci adulti) nel fascicolo di agosto, spiegando e raccontando l’impegno educativo dell’Azione Cattolica nei vari momenti della vita. E lo conferma il nuovo presidente dell’AC Matteo Trufelli, in una bella intervista con Gianni Borsa, mentre Gianni di Santo racconta la vita della Comunità di Bose. Larga parte della rivista (fascicolo di luglio-agosto) è dedicata a raccontare l’estate come occasione di vivere la bellezza e soprattutto di scoprire l’ ”incontro con l’altro,con i fratelli …”.
Al tema dei poveri e della povertà è dedicato l’intero fascicolo di agosto-settembre de Il Gallo, rivista di un gruppo di cristiani genovesi attivi da oltre mezzo secolo. Come sempre la rivista offre un’analisi approfondita e articolata. Della povertà, della responsabilità degli uomini, ma anche il mistero che esprime, la chiamata a operare, le analisi necessarie e le scelte di vita … È un fascicolo particolarmente interessante, che evita tante semplificazioni emotive e richiama a un’analisi profonda, che parte dai dati concreti, dai fatti … Ma si apre poi a una visione sapienziale ed evangelica. Non mancano neppure richiami, precisi e severi, all’attualità e alle nostre personali responsabilità quando ci adattiamo troppo facilmente alla realtà e perdiamo la speranza. Sul tema della povertà questo fascicolo è tra le cose più belle e coinvolgenti che siano state scritte in questi anni.
“Ernesto Buonaiuti fa ancora scuola”, lo scrive in copertina il fascicolo di agosto di Koinonia, che ricorda l’alta e limpida testimonianza cristiana di un credente che per molti versi ha anticipato il cammino della Chiesa (specialmente il Vaticano II) e che ha tuttora molto da insegnare ai credenti; e molto più ha da insegnare a tutti la sua vicenda di fedeltà e di passione per il Vangelo e la carità. L’impegno di tutti, al di là delle polemiche (pur utili talora a capire uomini e cose), è di riscoprire con la necessaria chiarezza la radicalità del messaggio e della vocazione cristiana di fronte al potere, agli egoismi, agli equivoci, alla tiepidezza che soffoca spesso la vita e il messaggio cristiano. Anche perciò la figura e il messaggio di papa Francesco aprono alla speranza coraggiosa che, nella visione cristiana, non è un accessorio, ma una componente essenziale e decisiva.
E quanto sia difficile dire e vivere la verità e la libertà in contesti culturali e sociali difficili lo dimostrano le storie vere, quotidiane che racconta una rivista come Narcomafie, sottotitolo: “l’informazione libera per contrastare la criminalità e i poteri corrotti”. La rivista, com’è noto, è promossa dal coraggioso movimento promosso da don Ciotti, “Libera”, ed è stampata dalle edizioni Gruppo Abele. Sulle sue pagine c’è molta coraggiosa denuncia delle illegalità e violenze e scandali (spesso ignorati dalla pubblica opinione); ma c’è soprattutto educazione alla legalità, al coraggio, all’onesta informazione. Il narcotraffico e le sue conseguenze in termini economici, di legalità e di mentalità costituiscono una terribile quotidiana aggressione alla qualità della vita civile e democratica (in tutto il mondo: sul numero di maggio si parla ad esempio del confine Messico-Usa e del conflitto siriano….); e sarebbe necessario che i partiti politici per la loro parte, ma anche le realtà culturali e religiose per la loro (importantissima) parte avessero il coraggio di affrontare il problema…
(a.bert.)

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