REGNO-ATTUALITA’: “In Italia niente di nuovo” – KOINONIA: per una vera riforma ecclesiale – SEGNO NEL MONDO: Europa: stop al pessimismo, più visione profetica – CONFRONTI: il carcere pensato diversamente e la Siria di p. Dall’Oglio

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“In Italia niente di nuovo” . Lo annuncia Il Regno-attualità n 18, nell’articolo di apertura di Gianfranco Brunelli. Il giudizio va considerato con attenzione perché la rivista dei padri dehoniani, e specialmente l’autore, da tra decenni rivolgono un’attenzione continua e accurata alla situazione culturale e politica italiana (anche organizzando seminari, convegni…) e dispongono di un osservatorio importante e di informazioni di prima mano. Il ceto politico, è la tesi centrale, non ha saputo rispondere alla domanda di rinnovamento che veniva dal Paese: “la mancanza di novità, cioè di risposta alla situazione del Paese non è senza conseguenze per il sistema politico: da un lato perché, proseguendo inarrestabile la crisi, l’Italia si indebolisce nelle proprie risorse morali e materiali; dall’altro perché, a motivo di quel processo, diviene ogni giorno più ingovernabile … Le domande di rinnovamento poste alla classe dirigente, a partire da quella politica, hanno ricevuto in risposta offerte vecchie e inadeguate …”. Le “larghe intese” sono lo specchio di un paese bloccato. Insomma: per il momento nulla di nuovo, dice Brunelli, ma… non nasconde qualche speranza su Renzi (“la vittoria annunciata di Renzi può mettere capo a una nuova stagione”, ma bisognerà esaminare la “composizione interna” della sua probabile vittoria. E poi c’è il problema del bipolarismo e del maggioritario che comporterebbe una radicale trasformazione dei soggetti politici oggi in parlamento, un superamento delle “larghe intese”, e – par di capire – un cambiamento della Costituzione, il primato del governo sulla rappresentanza (!) e un cambio della forma-partito e del ruolo del Presidente della Repubblica.

Certo incoraggiati dalle parole e dai gesti di papa Francesco gli amici della rivista mensile Koinonia (il periodico di dialogo e di passione evangelica guidato da padre Simoni, dal convento di San Domenico a Pistoia) sognano e disegnano un vera riforma ecclesiale. Sul numero di ottobre è pubblicata una bella lettera a don Severino Dianich in cui si delinea il sogno di una chiesa profondamente rinnovata, fatta di persone protagoniste e responsabili: “il primato delle persone – il loro sensus fidei e la loro coscienza – è dichiarato come principio ma non è riconosciuto in effetti nella prassi …” . Dianich risponde condividendo la speranza di un rinnovamento evangelico della Chiesa anche nelle sue strutture, ma teme che un cambiamento radicale di esse sia impossibile e comunque sia più possibile, e più importante, una vera conversione personale. Conversione che “non è un atto, ma un cammino di tutta la vita”; e provoca anche un rinnovamento delle strutture, che diviene possibile se viene chiesto e realizzato con realismo e umiltà. Molti altri testi (di Raniero La Valle, Piero Stefani, Gustavo Gutierrez, Carlo Martini, Tonio dell’Olio e altri) arricchiscono il fascicolo e aiutano ad entrare in crescente sintonia con la Chiesa di papa Francesco.

La rivista mensile per i soci dell’Azione cattolica, Segno nel mondo, dedica il numero di novembre all’Europa, considerata secondo vari angoli di visuale: l’architettura politica, le sorgenti di ispirazione ideale, il sistema economico, il rapporto cittadini-istituzioni, l’eredità del passato e le sfide del futuro, la dimensione civile e quella religiosa. Prevale una visione coraggiosamente positiva (“stop al pessimismo, più visione profetica” esorta Angiolo Boncompagni). Simone Esposito firma inoltre una bella intervista al vescovo di Acireale Antonino Raspanti che nega ai mafiosi le esequie religiose e dichiara: “la Chiesa è oggi schierata senza cedimenti contro la struttura mafiosa: a maggior ragione adesso con l’intercessione del beato Pino Puglisi”. La morte di don Pino, infatti, è stata riconosciuta come martirio “in odio alla fede”, il primo caso per una vittima delle mafie. Sempre dal mondo dell’Azione Cattolica esce in questi giorni per i tipi dell’AVE un fascicolo dei Quaderni di Dialoghi dedicato al Vaticano II, una bussola per il Terzo millennio a cura di Giacomo Canobbio e Piergiorgio Grassi. Tra gli autori Campanini, Coda, Miano, Salvarani, Vergottini

Un dossier sulla necessità (e possibilità) di pensare e realizzare “diversamente” il carcere e il suo ruolo sociale è offerto dal numero 10/2013 di Confronti, il mensile “di fede, politica e vita quotidiana”. Accanto ai problemi la rivista mette in luce anche esempi interessanti di tentativi di organizzare e vivere diversamente il carcere e mette in luce che ci sono segni positivi: si può davvero immaginare e realizzare un carcere che sia capace di rieducare le persone e, così, aiutare sia loro che la società a diventare migliori. Il carcere come vendetta, infatti, rende disumana la vita delle persone e provoca un peggioramento complessivo della comunità umana. Il “dossier” illustra che nel Lazio ci sono esempi ed esperimenti interessanti. Interessanti anche le informazioni sulla situazione egiziana “in attesa di una rivoluzione culturale”) mentre in Siria la minoranza cristiana patisce l’inferno nella quasi totale indifferenza da parte della comunità internazionale. A questo proposito va segnalata la pubblicazione, presso l’EMI (Editrice missionaria italiana) di un libro straordinario, curato dalla giornalista francese Eglantine Gabaix-Hialè, che interpella la nostra coscienza: Collera e luce. Un prete nella rivoluzione siriana. Ne è autore padre Paolo dall’Oglio, che aveva rifondato l’antico monastero cattolico di mar Musa in Siria per costruire un dialogo col mondo siriano. Dal 16 giugno 2012 padre Paolo ha lasciato il monastero e forse la Siria a causa delle sue critiche al regime dominante; tuttora non si conosce con certezza la sua sorte…

(a.bert.)

 

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