Referendum. Le ragioni del No di “Agire politicamente”

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L’associazione di ispirazione lazzatiana “Agire politicamente”, a pochi giorni dalla conclusione del suo seminario estivo ad Assisi del 26-30 agosto (vedi qui la videoregistrazione), rende noto un breve documento che riporta il testo della legge sulla riduzione del numero dei parlamentari, il testo del quesito referendario su cui i cittadini sono chiamati a esprimersi l prossimo 20-21 settembre, e le motivazioni per le quali l’associazione stessa ritiene opportuno dare una risposta negativa.

 

 

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  1. Nel 2016 avevo votato SI al referendum perché, pur se con limiti evidenti, quella proposta conteneva un’idea di riforma, idea che nell’attuale referendum è totalmente assente prevalendo l’assurda ideologia grillina per la democrazia diretta accompagnata da ciò che resta del sentimento anti-parlamentare sostenuto dalle forze populiste e sovraniste oggi in forte crisi di consenso.
    Anche per queste ragioni voto “NO”.
    Alcuni miei amici che hanno scelto di votare SI al referendum dicono che è incomprensibile la mia decisione di votare “NO” in particolare dopo che Giorgetti n° 2 della Lega ha annunciato di votare NO, quasi a dire “Vedi in che compagnia sei”.
    A loro rispondo così: a parte la banale considerazione che a chi vota SI va bene essere in compagnia del M5S, della Lega e dei Fratelli d’Italia, considero quella di Giorgetti una posizione che esula dal merito del referendum e risponde solamene a logiche opportuniste del suo partito, la Lega, che, non ho dubbi, è concordata con Salvini il quale, da segretario di un partito “leninista”, dopo aver fatto votare in Parlamento SI alla Lega per ben quattro volte, non può certo annunciare che ha cambiato idea e che oggi vota NO. Molto meglio per lui lasciarlo dire a Giorgetti.
    La mia è una distanza abissale dalla Lega e dell’incoerenza di Salvini ne faccio argomento di polemica politica. L’evidente strumentalità della posizione di Giorgetti è tale da indurmi a NON cambiare il mio voto al referendum, che resta un voto di merito, dunque voterò “NO”.
    Essendo la libertà libera, non posso certo adeguare le mie posizioni a quelle di altri se miei amici, oppure cambiarle se sono miei avversari.

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