PIER CAMILLO DAVIGO E LE ACCUSE ALLA POLITICA

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L’intervista di Pier Camillo Davigo che ha suscitato tante polemiche: “I politici rubano di più ma adesso non si vergognano” (Corriere della Sera, 22 aprile). Giovanni Bianconi fa il bilancio delle polemiche: “Giustizia e politica: cosa resta dopo la zuffa” (Corriere della Sera). Francesco Verderami fa il punto politico: “Renzi e i timori che sia l’inizio di una crociata” (Corriere).  Alcune delle critiche a Davigo: Marco Olivetti, “L’illusione bellica” (Avvenire); Carlo Federico Grosso, “Corruzione, l’ANM eviti le ricette morali” (La Stampa); Luciano Violante, “Non tutti sono disonesti. Così un favore ai corrotti” (intervista al Mattino); Matteo Feltri, “Quelle carriere politiche messe alla gogna da accuse che al processo finiscono in nulla” (La Stampa); Donatella Stasio, “Davigo, l’ANM e il rischio di una deriva corporativa” (Sole 24 ore); Raffaele Cantone, “Le manette non bastano, anche la magistratura ha le sue colpe” (intervista al Corriere della Sera); Anna Canepa, “Davigo ha parlato per sé” (intervista al Manifesto). A favore: Marcello Maddalena, “Davigo ha ragione, la riprovazione verso la corruzione si è attutita” (intervista a La Stampa); Nino Di Matteo, “La politica è incapace di colpire i corrotti” (intervista a Repubblica). L’intervista rilasciata da Stefano Rodotà al Fatto sulle dichiarazione di Renzi prima dell’intervista a Davigo: “Mi ricorda Craxi quando bastonò i giudici di Calvi”.

 

 

 

 

 

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