NOTIZIARIO dell’Istituto Paolo VI: la gioia di amare – KOINONIA: San Domenico, padre dei predicatori – LA CIVILTA’ CATTOLICA: “Silence” – I PICCOLI FRATELLI DI GESU’: dialoghi e incontri – VITA SOMASCA: i “padroni di casa”, lì, sono i poveri PRESBYTERI: le fondazioni antiusura in Italia

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Ricordando il trentottesimo anniversario della morte di Papa Montini il fascicolo n. 72 del “Notiziario” dell’Istituto Paolo VI di Brescia pubblica come di consueto una ricca selezione di studi e ricerche su Papa Montini. Per esempio uno studio molto bello di Tiziano Torresi sull’amicizia “fucina” di Montini con Sergio Paronetto; e le interessanti riflessioni dello studioso argentino Carlos Maria Galli sulla singolare e profonda sintonia tra i valori che hanno ispirato Paolo VI e papa Francesco: entrambi illuminati da una gioia cristiana, dalla “evangelii gaudium”, cioè dalla gioia di amare ed essere amati da Cristo: una gioia che si apre e comunica a tutti gli uomini in una visione illuminata da una grande speranza. Tutto il fascicolo della rivista costituisce non soltanto una preziosa fonte di testi, dati e citazioni, ma una calda e gioiosa riflessione sulla fede, la gioia e l’amicizia cristiana. In questo spirito si apprezza e si documenta in modo particolare la calorosa e limpida visita del presidente Mattarella alla sede dell’Istituto Paolo VI a Concesio, il 6 settembre scorso.

Koinonia (dicembre 2016) dedica il fascicolo n. 430 (dicembre 2016) a San Domenico, “padre dei predicatori da 800 anni”. Certo la rivista fa capo ai padri domenicani, viene redatta a Pistoia in piazza S. Domenico … ma l’attualità di Benedetto è percepita da tutti quanti riflettono sul modo migliore (o meno insufficiente) di vivere il Vangelo, ieri e oggi. Così Koinonia propone i disegni “domenicani” di Renato Scianò e di Henri Matisse, un bel testo di Bernanos del 1926 eppure molto attuale, un brano del XII canto del Paradiso commentato da Giovanna Mori; e una riflessione conclusiva su Domenico e il “progetto” per la Chiesa di oggi dell’illustre domenicano p. Alberto Bruno Simoni.

Oltre alle belle riflessioni sul Natale, il fascicolo del 24 dicembre di La Civiltà Cattolica ospita un articolo del padre Federico Lombardi per gli ottant’anni di papa Francesco, nel quale si spiega in maniera convincente quello che a prima vista potrebbe sembrare un paradosso: che Papa Francesco è veramente un leader di statura mondiale. Certo non ha progetti di conquista e non s’impone con la forza o con il denaro, ma offre invece una bussola, un orientamento agli uomini stanchi in ricerca; e semina amore e speranza … che daranno frutti. Lo stesso direttore della civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, intervista poi Martin Scorsese alla vigilia dell’arrivo nelle sale cinematografiche del suo film “Silence”, ispirato alle vicende dei martiri giapponesi del XVII secolo.

S’intitola con il loro stesso nome “I Piccoli Fratelli di Gesù” la rivistina curata dalla fraternità dei piccoli fratelli a Brossasco (Cuneo) in cui raccontano con semplicità la loro vita e le loro riflessioni, ma anche i loro dialoghi e incontri, come quello dei fratelli europei in agosto vicino a Parigi. Ci sono poi quattro paginette in cui Filip, l’ultimo arrivato nel gruppo dei fratelli polacchi, racconta la sua ricerca (si converte nel 2001), il suo noviziato e ora i suoi primi passi in fraternità in Polonia e ora il suo impegno (che lo rende felice) di assistenza a portatori di handicap e soprattutto bambini autistici.

Vita Somasca, (luglio-settebre 2016) periodico trimestrale, racconta le esperienze e i dialoghi che si svolgono appunti nella congregazione dei padri somaschi. A Genova, per esempio, hanno inaugurato da poco la casa della Maddalena. In un luogo in cui erano presenti dal 1576 con una casa parrocchiale e le tradizionali “opere”, ora hanno aperto le porte ai poveri e marginali e bisognosi di ogni genere. Di più: spiegano che i “padroni di casa” lì sono i poveri e i religiosi sono i loro ospiti. Lo stesso fascicolo di Vita somasca ospita inoltre un ricordo molto bello, scritto da padre Luigi Amigoni e dedicato a ricordare, a far conoscere come merita la figura di don Loris Capovilla, che fu segretario di papa Giovanni e dedicò a Lui (ad aiutarlo, servirlo, difenderlo, ricordarlo anche agli immemori …) tutta la sua vita.

Presbyteri è un mensile rivolto, appunto, ai sacerdoti ma in realtà affronta molti argomenti che interessano tutti; e lo fa con spirito aperto, coraggioso e fondato sulle cose essenziali. Così svolge un compito di maturazione, sensibilizzazione e dialogo sui problemi di tutta la comunità ecclesiale … e anche oltre. Il sottotitolo, del resto, è “rivista di spiritualità pastorale” e i temi sono molto vari e trattati con vivacità e spirito aperto. L’editoriale del numero 9/2017 s’intitola, ad esempio, “Quattro mura sacre non bastano per un sacramento”. E non manca una domanda sottile: “…continueremo a chiamare sacramento ogni matrimonio celebrato in chiesa?!”. Nelle pagine successive (ad esempio nel bellissimo articolo di Giannino Piana) si parla dei rapporti tra uomo e donna, dell’educazione alla sessualità, dell’amore come segno dell’amore di Dio, del matrimonio non considerato come un momento, ma come un cammino, una dinamica permanente …”. Interessante anche l’intervento di Alberto d’Urso sulle fondazioni antiusura in Italia, una realtà forse poco conosciuta, ma presente e attiva nella realtà sociale di base, specialmente quella più disagiata. Nel solo 2015 sono state ascoltate e/o aiutate oltre 9000 persone o famiglie sovraindebitate e/o a rischio di usura. Negli ultimi 20 anni gli ascolti sono stati oltre 150 mila garantendo pratiche per oltre 400 milioni di euro.

(a.    bert.)

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