MOSAICO DI PACE: Leonardo Boff “ho dovuto rinunciare al sacerdozio non alla Chiesa – JESUS: la Chiesa e i divorziati – IL FOGLIO Bergoglio e la dittatura “lavorò in silenzio per salvare più persone” – IL TETTO: fede e profezia nel preconcilio e nel concilio – ADISTA: l’austerità è il problema, non la soluzione.

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Tante notizie dal mondo, come di consueto, su Mosaico di Pace. Sul numero di novembre un’intervista a Leonardo Boff che racconta il suo impegno per la teologia della liberazione, che aveva provato ad applicare anche alla realtà della Chiesa, esprimendo giudizi, critiche e proposte non apprezzati dall’autorità ecclesiastica e dalla “congregazione della Fede”. Così, spiega, “ho dovuto rinunciare al sacerdozio e ad essere frate francescano. Però non ho lasciato la Chiesa, ma solo una funzione che ricoprivo: la funzione di prete. Ho continuato a lavorare come teologo e diversi vescovi mi hanno sempre accompagnato e sostenuto e continuo con la teologia che amo. Dopo tanti anni vedo i vantaggi dell’essere laico…”. Sullo stesso numero di Mosaico un coraggioso dossier sui cappellani militari: “Sacerdoti, padri e generali” che contiene tra l’altro un bell’articolo del teologo Giannino Piana e un’intervista di Vittoria Prisciandaro allo psichiatra Vittorino Andreoli.

Jesus di dicembre dedica il dossier al tema “la Chiesa e i divorziati” definito “dramma cristiano”. Accompagnato da un’inchiesta su “le coppie e la spiritualità” nonché un dossier sull’Europa (definita “continente post-occidentale ) curato da Ferrò e Prisciandaro. Reportage anche dal Sahara occidentale “Piccola Chiesa tra le dune”. Sorprendente l’intervista all’arcivescovo Justin Welby, primate della chiesa anglicana, che rivela di avere un padre spirituale cattolico, di leggere ogni sera la regola di san Benedetto ed avere una grande sintonia e ammirazione per papa Bergoglio.

Ancora sul Papa: Il Foglio di novembre si sofferma sul recente libro di Nello Scavo (La lista di Bergoglio, Emi, 2013) che analizza l’atteggiamento dell’allora Padre Bergoglio durante la dittatura argentina e le repressioni; in realtà, mentre altri prelati appoggiavano il regime o avevano atteggiamenti non chiari, Bergoglio “lavorò in silenzio per salvare più persone possibili”. Il libro è arricchito anche dalla prefazione del Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel (arrestato e torturato durante la dittatura) e dalla testimonianza dello scontro tra Bergoglio con il generale Videla ed altri militari golpisti. Sempre su Il Foglio numerosi interventi di forte attualità: un richiamo alla politica italiana a voler realizzare (e non deformare) la Costituzione e una riflessione sulla diffusa indifferenza (anche tra cristiani) verso il dramma di migranti e profughi che tentano di attraversare il Mediterraneo per trovare vita e salvezza. Ammonisce e cita: “Non hai sentito il mio grido!”, che significa: “Dov’eri tu (io-voi) mentre il clandestino affogava? Cosa ti impediva, ti impedisce, ti impedirà, di ascoltare il suo grido e di soccorrere?”.

Ancora su Papa Francesco, che certo desta gioia ed entusiasmo crescenti nelle aree più vive del cattolicesimo, aiutandone la rinascita, la proposta e l’impegno. Su Il Tetto di ottobre di rilievo l’articolo di Boris Ulianich su Dossetti (già tempestivamente segnalato, con link, su questo nostro portale c3dem a novembre): importante per capire Dossetti e superare gli equivoci e incomprensioni generati da interpretazioni parziali venute in passato. Ma adesso con Francesco diventa possibile guardare in là e recuperare tutte le lezioni positive e i tesori di fede e profezia nel preconcilio e nel concilio.

Pasquale Colella nell’introduzione ricorda il Concilio, Papa Giovanni, la Gaudet mater ecclesia (“la Provvidenza ci sta inducendo a nuovi ordini di rapporti umani scegliendo la via della misericordia, del dialogo e della speranza invece del ricorso alla severità, all’arroccamento intransigente”; Arturo Paoli che, a cent’anni, ha scritto su Ore Undici lo scorso anno che “non basta che la Chiesa sia capace di scrivere documenti che parlano di liberazione quando poi praticamente non si sta e non si vive in questa posizione”. Sullo stesso fascicolo de Il Tetto va segnalato poi un ampio testo di E. Galavotti (“La vita di Giuseppe Dossetti a servizio della città dell’uomo”) e un ricordo di Pietro Barcellona, giurista e politico impegnato nel campo del diritto a servizio della democrazia e della giustizia (“un apocalittico aperto alla speranza”, di Fabio Ciaramelli).

Su Adista, in Documenti con data 7 dicembre, viene presentata la campagna di Sbilanciamoci su “L’austerità è il problema, non la soluzione” e testi della X Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese svoltasi dal 30 ottobre all’8 novembre in Corea del Sud. Stesso numero 43, fascicolo di notizie, si rileva una certa lentezza nelle diocesi circa la preparazione al sinodo sulla famiglia (distribuizione del “questionario”…).

(a.bert.)

 

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