L’utero in affitto e la legge Cirinnà

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Unioni civili verso la stretta finale in Parlamento. Si chiude una settimana di dure polemiche tra favorevoli  e contrari sul progetto di legge Cirinnà. Oggi la piazza del Family day – incoraggiata dal presidente  della CEI card. Bagnasco, come pure dal suo predecessore card. Ruini – dirà che si vuol distruggere la società italiana.

 Come ha scritto su queste colonne Guido Formigoni a inizio gennaio, il riconoscimento  giuridico delle unioni civili “è un gesto di civiltà assolutamente necessario, che  è bene sia solennizzato in termini pubblici e non ricondotto – come qualcuno continua a chiedere – al mondo oscuro e diseguale del contrattualismo privato, che per definizione è gestito diversamente da chi è ricco rispetto a tutti gli altri.”

Uno dei punti più controversi  è il tema dell’adozione del  figlio del convivente. Tema delicatissimo. Lo ha affrontato con rigore Giannino Piana in un articolo sul quindicinale “Rocca”. Lo evidenziamo perché aiuta una seria riflessione su un argomento che è stato inquinato da un gran polverone e che invece ha bisogno di una soluzione davvero meditata.

 

One Comment

  1. Pienamente condivisibile l’articolo di Giannino Piana.
    Aggiungerei peraltro che l’adozione ex- stepchild non dovrebbe essere un fatto automatico ma conseguente ad un parere psicologico-legale circa l’affidabilità della coppia ai fini dell’adozione. Come credo già avvenga attualmente per le adozioni, per così dire, comuni

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