LA CIVILTA’ CATTOLICA: la tragedia dei bambini migranti – CONSACRAZIONE E SERVIZIO: “Eterna è la sua misericordia” – PROSPETTIVA PERSONA: fare cultura – KOINONIA: 40 anni fa, la Missione cittadina di Milano del cardinale Montini – ADISTA: i 20 anni di “Noi siamo Chiesa”

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La Civiltà Cattolica dedica l’editoriale del n 3982 alla “tragedia dei bambini migranti” ricordando che essi sono almeno il 40 per cento dei migranti e che la loro sorte è spesso terribile, segnata da malnutrizione, infezioni, maltrattamenti e morte. Oltre all’accoglienza occorrerebbe provvedere alla loro tutela, sicurezza, nutrizione adeguata … Sempre a proposito di bambini, un articolo di Diego Fares ricorda che nell’ Amoris laetitia di papa Francesco ci sono le linee di una splendida pedagogia che andrebbe messa in pratica dai genitori ed educatori cattolici. E sottolinea il carattere sapienziale della pedagogia suggerita dal Papa: “farsi carico dei desideri e non maltrattare i limiti”. A proposito del referendum sulla riforma costituzionale, l’articolo del gesuita Francesco Occhetta sembra esprimere una posizione di grande equilibrio e pare apprezzare nel complesso le linee direttrici di fondo, ma ammettere notevoli perplessità su singoli aspetti.

“Eterna è la sua misericordia”: è il titolo del dossier offerto da Consacrazione e Servizio sul numero maggio-giugno 2016. In realtà un po’ tutto il fascicolo (del bimestrale che è destinato soprattutto alle religiose) è orientato sul tema della misericordia e si avvale del contributo di numerose donne  teologhe come Fernanda Barbiero, Pierina Scarmignan, Maria Pia Giudici, Teresa Braccio, Maria Merlina, Maristella dell’Annunciazione. Accanto a loro ci sono anche i contributi di teologi come Gianni Barbiero, Raffaele Maiolini, Armando Matteo.

Prospettiva persona è un trimestrale edito da Rubbettino e diretto da Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola. Si occupa di cultura, etica e politica con eccellenti collaborazioni. Naturalmente conosce le difficoltà del “fare cultura” in maniera seria e libera e non c’è da meravigliarsi che sia uscito da poco l’ultimo fascicolo del 2015. Fascicolo cospicuo, fatto di 128 pagine di grande formato (20×30 circa) che ospita un editoriale in memoria di Paul Ricoeur a dieci anni dalla morte nonché saggi di ispirazione “personalista” di Giorgio Campanini, Maurizio Schoepflin, Francesca Brezzi e una sezione intitolata “Prospettiva donna” con interventi di Giulia Paola Di Nicola e Piero Viotto; e un bel ricordo di Vilma Preti (animatrice tra l’altro di “Lega Democratica” e “Progetto Donna”) offerto da Gianna Agostinucci Campanini.

Koinonia, mensile diretto da Renato Scianò e realizzato da religiosi e laici legati alla comunità domenicana di Pistoia, compie 40 anni e li ricorda pubblicando in copertina un’emozionante fotografia “d’epoca” scattata sul terrazzo della casa di Maurizio Santucci al tempo della Missione cittadina di Milano indetta dal cardinale Montini nel 1957. Vi sono ritratti i padri Antonio Lupi, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Divo Barsotti, Nazareno Fabretti, Camillo de Piaz, don Primo Mazzolari, Luigi Santucci. Vien da pensare a quante cose si potrebbero fare e pensare oggi, nella stagione di papa Francesco, se si riuscisse a creare maggiore sintonia, amicizia e dialogo fra le tante persone e realtà che pur sono vive e attive oggi in Italia…

Vent’anni fa nasceva il movimento che si chiamò “Noi siamo Chiesa” e per ricordarlo Valerio Gigante intervista per Adista (n 20- Notizie) il coordinatore nazionale Vittorio Bellavite; il quale giustamente ricorda che col pontificato di Francesco le istanze e le speranze del Movimento hanno trovato maggiore ascolto e insperate sintonie. Sul fascicolo successivo (Adista- Notizie del 4 giugno) interessante l’intervista di Frei Betto che parla della situazione politica ed ecclesiale in Brasile e America Latina. In particolare è preoccupante l’immagine che emerge della sinistra brasiliana, “una sinistra fragile, divisa al suo interno, de ideologizzata, incapace persino di rispondere a quella che si presenta come la sfida più grande del nostro tempo: quella ecologica”.

A. Bert

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