KOINONIA: per la messa in pratica fedele e gioiosa del Vaticano II – TESTIMONIANZE: delle Migrazioni e dell’Esilio – Adista: il “ritorno del razzismo scientifico” – OREUNDICI: la bellezza del monachesimo – VITA MONASTICA: “La religione: invenzione dell’Occidente?” – BANCA/NOTE sui rapporti tra etica e finanza.

| 0 comments

“Tramonto o ritorno di fiamma del Concilio Vaticano II?”. Se lo chiede Koinonia, la vivace rivista mensile curata a Pistoia da un vivace gruppo guidato da Renato Scianò, A. B. Simoni, Mori e Caligiuri. Il fascicolo di marzo si apre con un testo di Raniero La Valle che sottolinea: “è un momento drammatico per la Chiesa” anche perché il coraggioso impegno di Papa Francesco viene ostacolato e indebolito sia “da sinistra” che “da destra”. Gli fa eco padre Alberto Bruno Simoni che invita a ritornare ad approfondire e a mettere in pratica davvero il Concilio Vaticano II: non per nostalgia, ma per un impegno coraggioso di approfondimento e di coerente realizzazione. E tutto il fascicolo (che ospita anche un toccante ricordo di don Roberto Sardelli a firma di Luigi Accattoli) esprime concretamente la speranza (e l’impegno) per la messa in pratica fedele e gioiosa del Vaticano II.

Il tema delle Migrazioni e dell’Esilio (concetti ed esperienze assai connessi…) è al centro del numero 523 di Testimonianze, la rivista fondata da Ernesto Balducci e oggi bimestrale, diretta da Severino Saccardi e Simone Siliani con la collaborazione di numerosi laici e religiosi, da Maurizio Bassetti, Giuliano Della Pergola, Attilio Monasta, Sara Mugnaini, Giulia Rodano, Armido Rizzi, Maurilio Guasco, Paolo Ricca e tantissimi altri. Da decenni si tratta dunque di una rivista assai ricca e vivace, attenta ai valori religiosi e di fede incarnati nella vita quotidiana, culturale e mondiale. Il tema, drammatico, di questo fascicolo è presentato nell’editoriale di Vannino Chiti e poi svolto da molti collaboratori, da Olga Mugnaini a Valdo Spini…. È il tema dell’esilio, svolto da Severino Saccardi, in cui vari autori illustrano la vicenda di uomini che hanno vissuto (e sofferto) situazioni di “esilio”: come don Milani a Barbiana: Sandra Gesualdi spiega come quello sia stato un “esilio generativo”, sorgente di vita nuova…

Su Adista-documenti (n 14, aprile) Roberto Inchingolo lancia un motivato allarme circa il “ritorno del razzismo scientifico” che (a partire dalle razze per arrivare alle biodiversità e perfino all’uso-abuso dei test) distingue gli esseri umani e li classifica in maniera tale da convincere molti che “chi è diverso da me è inferiore a me”. Nella sezione Notizie dello stesso fascicolo n 14 va segnalata la riflessione di Ludovica Eugenio che illustra e documenta come la Chiesa che papa Francesco presenta e propone ai giovani di oggi sia “una Chiesa meno autoreferenziale, ma fedele a se stessa”; un cristianesimo che non sia un insieme di leggi e divieti, ma “una Persona che mi ha amato così da reclamare il mio amore. Il cristianesimo è Cristo”.

Oreundici, il mensile per la crescita umana e spirituale nel quotidiano diretto da don Mario De Maio, ospita (aprile 2019) fra l’altro un’intervista a Ignazia Angelini, abbadessa di Viboldone fino allo scorso febbraio, in cui madre Ignazia non solo racconta la sua storia e illustra la bellezza del monachesimo, ma indica la strada per una vita cristiana fondata sulla Scrittura, la spiritualità, la preghiera e la gioia. E Lucia Capuzzi racconta l’eroico impegno di tanti credenti impegnati, nel Nicaragua di Ortega per ritrovare giustizia e fraternità con l’impegno pacifico e contro la violenza.

“La religione: invenzione dell’Occidente?” è al centro delle riflessioni proposte da Vita Monastica n 271 (marzo 2019). Frutto anche di due convegni svoltisi a Camaldoli, il fascicolo offre riflessioni bibliche, liturgiche, teologiche per comprendere il ruolo delle religioni e dei riti. E si apre con la citazione di Durkheim che (gennaio 1914) si rivolgeva da sociologo agnostico agli agnostici che spesso vedono la religione come un’illusione o un pericolo): “la religione non è solo un sistema di idee, è prima di tutto un sistema di forze. La vita religiosa implica l’esistenza di forze assai particolari…. potrei dire che esse sono forze che sollevano le montagne … questo sentimento è stato, nell’umanità, troppo generale, troppo costante perché lo si possa considerare illusorio”.

E sui rapporti tra etica e finanza (e sulle dimensioni della cosiddetta “finanza etica” può essere interessante sfogliare BancanotE/ 01/19, periodico della Banca Popolare Etica (comunicazione@bancaetica.com ).

(a.  bert.)

Lascia un commento

Required fields are marked *.