KOINONIA: fine e sopravvivenza della cristianità – IL MULINO: tra ideologia debole e paradosso della leadership – IC–ItaliaCaritas Rapporto povertà 2017 – I piccoli fratelli di Gesù – cronache da… – IL REGNO-documenti. papa Francesco condanna la pena di morte

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È un fascicolo particolarmente interessante quello di novembre del mensile Koinonia, dedicato al tema affascinante e difficile: “Fine e sopravvivenza della cristianità … in esodo verso una nuova epoca di fede”. Tema drammatico e complesso, pieno di angoscia e di speranza, che evoca la stagione delle sessioni conciliari, quando davvero ci si chiedeva: “ma la cristianità sta morendo o rinascendo?”. Chi scrive queste note è stato così colpito che è corso a rileggere, o almeno a scorrere, le pagine dei primi quattro fascicoli dell’edizione italiana di Concilium, apparsi nel 1965, in cui Congar e Ratzinger, Rahner e Von Balthasar, Kung e Kasper, Schillebeeckx e Cottier (per non dire di Balducci su Testimonianze e col volume Cristianesimo e cristianità!), si sforzavano di comprendere l’ “evento Concilio” e soprattutto il contesto storico e spirituale, il kairòs! Sì: allora e oggi la domanda sulla fine della cristianità oppure sulla sua provvidenziale trasformazione-purificazione in un cristianesimo evangelico è l’interrogativo più urgente, complesso e per certi versi drammatico. Che cosa s’intenda per cristianità, se sia realtà e concetto positivo od equivoco, se e come valga la pena di “costruirla” e difenderla … o superarla. Qui possiamo solo limitarci a dire che converrà rifletterci e dialogare seriamente, al più presto.

Il fascicolo 493 de Il Mulino (n 5/17), che ospita una sorta di preoccupato “editoriale di addio” del direttore Michele Salvati, offre un’accurata analisi del Movimento Cinque stelle “tra ideologia debole e paradosso della leadership”. L’attenzione si amplia poi, negli articoli successivi, sulle difficoltà del “caso italiano”: da Un sistema-partiti che non lavora per il sistema-Paese (di Paolo Pombeni) alle difficoltà presenti nel mondo del lavoro, in quello della scuola (cinquant’anni dopo don Milani!) e al Mezzogiorno. Numerosi altri articoli (tra i quali quello sul rischio Corea, La minaccia del nucleare di Kim Jong scritto da Antonio Fiori) arricchiscono le pagine del bimestrale.

Sensibile agli stimoli e alle urgenze dell’attualità, ma senza rinunciare alla chiarezza e all’accuratezza della informazione, il mensile IC – ItaliaCaritas offre a novembre una riflessione sul Rapporto povertà 2017 curato appunto dalla Caritas italiana. Vi sono raccolti moltissimi dati, sia di fonte pubblica sia quelli registrati dai 1800 centri di ascolto intervistando centinaia di migliaia di persone. Il risultato è drammatico. Le prospettive delle generazioni italiane si sono capovolte: anziani più garantiti, ragazzi a forte rischio di povertà! La rivista della Caritas affronta molti altri problemi scottanti: quello dei migranti (gli sforzi dell’Italia per chiudere la rotta del Mediterraneo ha fatto diminuire gli sbarchi, chiudendo le porte in faccia a stranieri, immigrati, rifugiati); ma anche i problemi della diffusione di Hiv e Aids e dal gioco d’azzardo…

Per chi desidera conoscere un po’ più da vicino lo stile, la povertà, la fraternità e la gioia della vita dei “Piccoli fratelli di Gesù” è davvero prezioso sfogliare e leggere il piccolo fascicolo che ogni sei mesi racconta e illustra le loro giornate e il loro spirito. Si chiama I piccoli fratelli di Gesù, esce ogni sei mesi (Fraternità, Via Giaime 9, 12020 – Brossasco  CN – www.piccolifratellidigesu.it ). Sull’ultimo fascicolo “cronache” dal Sud dell’India, da Torino, Detroit, dall’Egitto, da Tolosa.

“Si deve affermare con forza che la condanna alla pena di morte è una misura disumana che umilia, in qualsiasi modo venga perseguita, la dignità personale. È in se stessa contraria al Vangelo … È necessario ribadire pertanto che, per quanto grave possa essere stato il reato commesso, la pena di morte è inammissibile perché attenta alla inviolabilità e dignità della persona umana”. Così papa Francesco ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione lo scorso 11 ottobre, chiedendo che il Catechismo condanni esplicitamente la pena di morte. Il testo integrale è pubblicato in apertura del n 19/2017 (novembre) de Il Regno documenti

(a. bert.)

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