IL GALLO: è sempre lecito ciò che è possibile? – JESUS: il futuro del “mondo riformato” – SERVITIUM. custodire l’altro – ITALIACARITAS: “terremoto in centroitalia: macerie e incertezze, ma l’ultima parola non l’avrà il sisma” – ADISTA-documenti: sul Venezuela

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E’ sempre lecito ciò che è possibile? La domanda può emergere in molte e diverse situazioni; ed è una domanda importante, sottile e difficile. Se la pone, sul numero di settembre de Il Gallo il teologo morale Giannino Piana e lo applica a un campo difficile ma importante per il presente e il futuro dell’uomo: il campo del progresso tecnologico, che negli ultimi decenni si è sviluppato, e tuttora si sviluppa, con un ritmo rapidissimo, che suscita forti interrogativi morali. L’ideologia del progresso indefinito e quasi irrefrenabile, permea un po’ tutta la nostra società e la nostra cultura e sembra rifiutare ogni controllo, ogni freno, ogni giudizio di opportunità e di liceità di fronte a ciò che viene definito “progresso” specialmente se scientifico-tecnologico. Piana mette in luce, che non è sufficiente dire che è moralmente giustificabile ogni azione, anche tecnologica, che si ponga una finalità positiva. Occorre che sia positiva, o almeno accettabile e non irreversibilmente negativa, anche la tecnica applicata, la strada che conduce al risultato, l’azione che viene svolta per raggiungere il fine (anche se esso è intenzionalmente positivo …). Insomma: un articolo con riflessioni severe, ma degne di essere considerate con attenzione e coscienza, soprattutto da parte di coloro che operano nel campo tecnologico e da quanti hanno l’autorità e il potere di decidere “che fare?”.

È dedicata al movimento dei “Pentecostali” l’inchiesta contenuta nel numero di settembre di Jesus, il vivace mensile delle Edizioni San Paolo. Appare evidente, infatti, che da tempo il mondo protestante è attraversato (e animato) dall’espansione delle Chiese evangeliche di matrice pentecostale, così che viene da chiedersi se davvero il futuro del “mondo riformato” sarà caratterizzato soprattutto dal “pentecostalismo” (talora prevalentemente emotivo). Sullo stesso fascicolo molti altri servizi e inchieste interessanti come il reportage su Praga (“la città-sirena” che ammalia e affascina) e l’interessante intervista alla filosofa Isabella Guanzini che, a partire da papa Francesco (ma anche da pensatori laici come Etty Hillesum e Theodor Adorno) ritiene necessaria e possibile la nascita, e lo sviluppo, di una vera e propria “politica della tenerezza” per migliorare e salvare il mondo.

Vigilanza, assistenza, protezione, prendersi cura dell’altro: ecco ciò di cui il mondo ha oggi molto bisogno. È l’idea, l’obbiettivo di “custodire” l’altro, il nostro fratello, il nostro patrimonio umano e spirituale. A questo tema è dedicato l’intero fascicolo luglio/agosto (n 232) di Servitium , quaderni di ricerca spirituale la cui redazione è in via Fontanella a Sotto il Monte, nei luoghi e nello spirito di Papa Giovanni (email: s.egidio@servitium.it). In questo fascicolo sul senso del “custodire” articoli di Giovanni Benzoni, Enrico Peyretti, Italo de Sandre, Margherita Gnecchi, Giannino Piana, Virginio Colmegna.

Poco più di un anno fa ci fu la prima delle scosse che hanno sconvolto il centro Italia. La ricostruzione procede col rallentatore. Non così l’azione della Caritas. Per certi versi, come scrive Alessandra Smerilli (salesiana e docente alla Lumsa) è stata certamente una catastrofe; ma paradossalmente anche un’opportunità. Certo ci sono stati pigrizie e limiti; ma anche un grande impegno a ricostruire le comunità, ritrovare le responsabilità e le iniziative personali, lo spirito comunitario … Lo racconta e documenta la rivista Italiacaritas nel suo fascicolo di settembre con fotografie, documenti, interviste in un dossier dal titolo: “terremoto in centroitalia: macerie e incertezze, ma l’ultima parola non l’avrà il sisma”.

Su Adista-documenti n 30 (9 settembre) un’intervista molto interessante alla suora venezuelana Eugenia Russian che valorizza lo spirito e anche i risultati della rivoluzione venezuelana che ha portato a vere conquiste sociali e alla promozione dei poveri. Un’ampia documentazione di articoli e interviste pubblicata sullo stesso fascicolo conferma i passi avanti compiuti dal Venezuela (passi avanti poco conosciuti a causa di informazioni assai carenti, anzi assenti, sulla stampa e nei circuiti dell’informazione mondiale).

(a.bert.)

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