di Salvatore Vento
Il settantacinquesimo Festival di Sanremo, si è rivelato, ancora una volta una grande manifestazione nazional- popolare. E’ l’evento musicale e comunicativo con la maggiore durata (quattro giorni) e il maggior numero di telespettatori; particolarmente significativo l’interesse dimostrato dai giovani. Oltre 13 milioni di persone incollate davanti al televisore, la più alta affluenza dell’ultimo ventennio, segno evidente di un bisogno di pausa dalle voci assordanti e sempre divisive provenienti dai talk show della politica.
Se leggiamo lo svolgimento del Festival di Sanremo nei diversi periodi storici, osserviamo spesso il prorompere al suo interno di fatti e tensioni sociali nazionali. Ricordo il febbraio del 1984 quando, di fronte alla crisi delle industrie genovesi, una “delegazione” di massa dello stabilimento siderurgico Italsider (oltre mille operai) costrinse il presentatore Pippo Baudo a far entrare alcuni rappresentanti dei lavoratori al teatro Ariston, ricevuti da un lungo applauso.
Oggi la vittoria del ventenne Olly, pseudonimo di Federico Olivieri, nato a Genova nel 2001, quindi nel nuovo secolo, rappresenta una novità, rispetto a partecipanti di maggiore esperienza. La sua canzone, “Balorda nostalgia”, che ricostruisce la parte più bella di una storia d’amore finita, denota già una prematura consapevolezza nel parlare di nostalgia in una vita così giovane. Una nostalgia che non è il frutto di una lunga esistenza, ma avviene subito alle prime delusioni. Tutto accade rapidamente. La velocità è il segno della gioventù. Prevalgono ovunque i buoni sentimenti e il richiamo alla famiglia; addirittura, Simone Cristicchi dà voce con la canzone “Quando sarai piccola” alla crudele malattia del secolo, l’Alzheimer, che colpisce ovunque, e chiunque; nel suo caso la madre: “per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato e sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato”. Tra gioie e dolori. Notevole, per il messaggio sociale portato, l’apparizione dei componenti (persone con disabilità cognitiva e fisica) del “Teatro Patologico”, promosso dall’attore e regista Dario D’ambrosi; una forma di teatro terapia finalizzato all’inclusione.
Un’altra positiva sorpresa è stata la presenza di Edoardo Bove, calciatore centrocampista della Fiorentina che il primo dicembre scorso era stato colpito da infarto durante una partita, poi sospesa. Bove ha detto che il suo recupero è stato possibile grazie agli immediati soccorsi ricevuti, a differenza, ha aggiunto, di molti altri più sfortunati che sono morti perché non assistiti in tempo.
Il cantautore Ivano Fossati nel ricevere la laurea “honoris causa” in letterature moderne e spettacolo all’università di Genova (marzo 2023) aveva definito la musica e i pensieri delle canzoni, che nonostante siano nati all’interno di un enorme ingranaggio commerciale, “sono in grado di mostrare i cieli più alti e di mettere le anime a nudo”.
Il fenomeno delle canzoni merita perciò di essere studiato con estrema attenzione, senza nessuna superbia intellettuale.