FAMIGLIA CRISTIANA: urlare non basta più – OREUNDICI: “L’amore inventa il futuro”- AGGIORNAMENTI SOCIALI: don Tonino e la “Chiesa del grembiule” – IL REGNO: La mancata vigilanza rende tiepido il pastore”- LA CIVILTA’ CATTOLICA: fede e ragione non sono contrapposte

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Su Famiglia Cristiana n 24/2013 Beppe del Colle commenta la crisi elettorale di Lega e del Movimento Cinque Stelle, rilevando che “urlare non basta più”. L’editorialista rileva tuttavia, e con ragione, che l’astensione provocata dalla delusione (e dalla crisi di speranza e di partecipazione) riguarda anche gli altri partiti e interpella fortemente i cristiani: non a coinvolgere la Chiesa in avventure partitiche, ma a ritrovare senso e valori, militanza, protagonisti nella “città dell’uomo”. Offerto insieme al n 26 di Famiglia Cristiana, (con data 30 giugno) c’è anche un Dvd sulle giornate mondiali della gioventù e un libro che raccoglie gli ultimi discorsi di don Tonino Bello ai giovani, intitolato “La bisaccia del pellegrino” (ed San Paolo). Con l’identico titolo, in verità, avevamo curato, più di trent’anni fa, per l’editrice AVE, un bellissimo libro di Alberto Monticone, allora presidente nazionale dell’AC. Ma più che un incidente, forse è un segno dei tempi: Alberto e don Tonino sono due doni dello Spirito alla nostra chiesa italiana, hanno detto e scritto cose belle e complementari … e il titolo propone davvero a tutti di diventare pellegrini dell’assoluto, al servizio di tutti gli uomini.

La situazione della Chiesa e quella della società (entrambe in trasformazione probabilmente rapida e imprevedibile) sollecitano interpretazioni e sguardi verso il futuro: per prevederlo, ma soprattutto per trovare forza e speranza per costruirlo. Così la bella rivista Oreundici, mensile “di crescita umana e spirituale nel quotidiano”, espressione dell’omonima associazione e diretto da don Mario de Maio, intitola il fascicolo di giugno “L’amore inventa il futuro” e si apre con un toccante pensiero di Arturo Paoli che ricorda la sua infanzia, la fede semplice dei suoi genitori, le storie di altruismo che hanno illuminato la sua vita e che confermano (come scrive Vito Mancuso nelle pagine successive) che “la creazione continua”. E che continui in uno sforzo di crescita e di ascesa oppure no dipende essenzialmente dalla capacità di amore e di tenerezza di chi lo costruisce. Forse, perciò, anche il libretto allegato al fascicolo della rivista, frutto della riflessione di Paolo Ricca, è intitolato “La donna nelle chiese”.

Interessante, ricco di approfondimenti e stimoli diversi e tutti suggestivi: è così anche il fascicolo di giugno-luglio di Aggiornamenti sociali (6/7 – 2013). Si parla del governo e della cultura politica delle “larghe intese”, del ruolo dei social media nella recente campagna elettorale, dell’etica civile oggi. E poi un’accurata presentazione di Chiara Peri del rapporto annuale del Centro Astalli, che mette in luce la difficile situazione degli immigrati in Italia (nonostante gli sforzi di solidarietà del volontariato); infine padre Bartolomeo Sorge ricorda, a vent’anni dalla morte, don Tonino Bello e la “Chiesa del grembiule” da lui annunciata e vissuta.

Ancora su papa Francesco l’apertura del numero 10/2013 de Il Regno che ricorda come il Papa, ricevendo i vescovi della Cei in assemblea alla fine dello scorso maggio esortava: “La mancata vigilanza rende tiepido il pastore; lo fa distratto, dimentico e persino insofferente; lo seduce con prospettive di carriera, la lusinga del danaro ei compromessi con lo spirito del mondo … si corre il rischio, allora, come l’apostolo Pietro, di rinnegare il Signore, anche se formalmente ci si presenta e si parla in suo nome …”.

Si fa sempre più vivace La Civiltà Cattolica, antica e autorevole rivista curata (da 164 anni!) da un “collegio” di padri gesuiti a Roma. Il fascicolo del primo giugno, ad esempio si apre con una riflessione sull’opera di Kierkegaard in cui ovviamente si dà atto dell’acutezza e forza del suo pensiero, ma ci si chiede anche “se si faccia bene a presentare la fede e la ragione come due realtà contrapposte tra loro in maniera inconciliabile”. Tra gli altri saggi un commento alle poesie di Italo A. Chiusano raccolte in “Preghiere selvatiche” libro che, scrive Ferdinando Castelli, “può considerarsi il Salterio del credente del nostro tempo”. Padre Salvini si occupa invece del triste fenomeno della violenza sulle donne e del “femminicidio”. Altri brevi saggi sull’Islam contemporaneo, il profilo del beato Contardo Ferrini e la sfida (positiva) che il mondo della cooperazione porta all’economia rigidamente capitalista.

(a.bert)

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