Diritti. Le voci di Adriano Sofri, Francesco D’Agostino, Rosy Bindi e Ignazio Marino

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Adriano Sofri (“La bandiera dei diritti”, su “la Repubblica” del 16 luglio) fa una sua ricostruzione di ciò che è accaduto all’assemblea del Pd, sabato scorso, criticando la Bindi per il rifiuto a far votare la mozione di un gruppo di minoranza, anche se presentata dopo che era stato approvato, con soli 38 contrari su oltre 700 presenti, il documento elaborato dal Comitato Diritti. Rosy Bindi replica su “la Repubblica” del 17 luglio (“Diritti un tema centrale per il Pd”) e scrive tra l’altro: “Chi fa politica e un po’ conosce la storia civile e religiosa italiana non può ignorare la reattività su questi temi e dunque la responsabilità che ne viene per chi, come il Pd, si candida a governare l’Italia”. Sul merito della questione intervengono anche Francesco D’Agostino e Ignazio Marino. D’Agostino (“La questione omosessuale. Matrimonio & sofismi”, in “Avvenire” del 17 luglio) replica a Sofri sostenendo che “la legalizzazione del matrimonio gay non si riduce alla tutela di un «privato» interesse di coppia” e che “il matrimonio ha una valenza pubblica e mette in gioco interessi sociali di carattere generale”. Ignazio Marino, nell’intervista rilasciata a “l’Unità” il 16 luglio, giudica il documento del Comitato Bindi “dotto nelle citazioni e vago nelle conclusioni” e osserva: “Chi fa politica non può accettare di non innovare pur di governare”.

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