COSCIENZA: “La mafia fa ancora schifo” – OREUNDICI: “Fragilità dell’uomo, tenerezza di Dio” – LA CIVILTA’ CATTOLICA: guida all’Amoris Laetita – DIALOGHI “Non perdere mai la voglia di camminare” – IC-ITALIA CARITAS: Serve una politica, non basta una buona misura.

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“La mafia fa ancora schifo”, titola la rivista del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (già “laureati cattolici”). Il fascicolo di Settembre(n 2/17) della rivista Coscienza diretta da Beppe Elia e Simone Esposito, dedica, infatti, oltre venti pagine al tema della mafia ricordando le stragi contrapposte al coraggio di chi ha saputo resistere, come il giudice Giovanni Falcone; intervista la sorella Maria e il prete “antimafia” don Giacomo Panizza; e ricorda le grandi figure da Falcone e Borsellino come emergono da un’intervista per La Repubblica di Salvo Palazzolo a Vito d’Ambrosio, figura storica del Meic – di cui è stato vicepresidente – e amico personale sia di Falcone che di Borsellino. Di rilievo anche l’editoriale della rivista, firmato da Beppe Elia in cui si denuncia la tentazione di “chiudere gli occhi” di fronte ai migranti e alle tragedie esistenziali che essi portano con loro nel loto viaggio della speranza. Molto interessante anche il dossier che, con interventi a più voci, sottolinea la opportunità e necessità di “riforme” sia nella Chiesa che nella società civile e nella cultura. Una Chiesa e una società “in uscita”…

Il numero di ottobre (n 10/17) di Oreundici raccoglie testi e riflessioni legati al convegno svoltosi a Trevi in agosto. L’incontro, molto interessante, aveva per tema “Fragilità dell’uomo, tenerezza di Dio”. E per stella polare la fulminea verità gridata da padre Massimiliano Kolbe nel campo di Auschwitz pochi attimi prima della sua morte. Così la rivista raccoglie contributi vivissimi di Luigi Ciotti, Mario De Maio, Adriana Valerio e Luigi Verdi. Vari altri testi molto belli (e poesie!), arricchiscono il fascicolo di Oreundici che si conclude con la proposta di tre “laboratori” da realizzare nei prossimi mesi, dall’omonima associazione e che avranno per tema: “Credere nella propria capacità di amare”, “Spiritualità con i bambini: cammino insieme” e “Come non essere genitori-educatori perfetti” (tel 0765-332478).

Oltre ad un’invitante guida alla lettura dell’Amoris Laetita, La Civiltà Cattolica n. 4015 racconta la conversazione avvenuta, durante il viaggio in Colombia, tra papa Francesco e un gruppo di gesuiti colombiani. Al centro: la formazione dei giovani, il concetto di popolo e di popolo di Dio, la centralità dell’amore. Sempre a proposito del medesimo viaggio papale, il padre Antonio Spadaro sottolinea che la parola di papa Francesco è stata “lucidamente e scandalosamente evangelica” richiamando tutte le parti in conflitto a una riconciliazione, dopo decenni di conflitto tra governo e guerriglia. Una riconciliazione, non una vittoria di uno contro l’altro.

Dialoghi, il trimestrale di riflessione e cultura promosso dall’Azione Cattolica in collaborazione con l’Istituto Vittorio Bachelet e con l’Istituto Paolo VI si apre con l’editoriale della direttrice Pina De Simone, che ha un titolo assai significativo: “Non perdere mai la voglia di camminare”. Introduce così il tema del fascicolo (n 3 del 2017) che recita: “Orizzonti del desiderio, domande di felicità”. Vi scrivono, tra gli altri, Luigi Alici, Piermarco Aroldi, Susy Zanardo, Francesco Stoppa, Serena Noceti.

“Serve una politica, non basta una buona misura”, è il titolo dell’editoriale di IC-ItaliaCaritas di ottobre in cui Francesco Soddu ricorda che ci sono al mondo 800 milioni di persone in povertà assoluta. Non basteranno provvedimenti occasionali o parziali, è necessario un sistema, un progetto organico e plurale, sovranazionale che affronti al livello integrale, e cioè “politico”, il tema della povertà e sappia e voglia sconfiggerla globalmente. E questo riguarda anche il nostro Paese, cioè ciascuno di noi, perché in Italia ci sono 4,8 milioni di persone”che non dispongono del minimo di risorse per poter condurre una vita dignitosa …. “La povertà è diventata una questione politica, oltre che sociale”, si legge nell’editoriale, “serve un piano organico di lotta alla povertà, che impegni il governo a raggiungere nei prossimi anni, l’intera area della povertà assoluta”.

(a.  bert.)

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