Convivenze non matrimoniali. Un documento

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Aldo Ungari ci invia un contributo sul tema delle unioni non matrimoniali; si tratta di un documento firmato da 25 persone (docenti universitari, parlamentari, presidenti di Associazioni tra cui le ACLI, segretari sindacali, assessori e consiglieri comunali di Brescia, ecc) che ha per titolo “Convivenze non matrimoniali e formazione alla vita affettiva dei più giovani”.

 

2 Comments

  1. Mi permetto di evidenziare, da un punto di vista esclusivamente formale (ma la forma non è mai im-pertinente nè “muta”) che intonazione e struttura appaiono declaratorie, apodittiche e quasi a modo di sentenza di un tribunale o di un pronunciamento da Sant’Uffizio. Non negando la liceità di un contributo qualsivoglia, tuttavia osservo che una intonazione più “persuasiva” che “declamata” gioverebbe alla difficile ricerca di un equilibrio, se è vero che in una democrazia conta la decisione della maggioranza e conta quindi convincere e non proclamare.
    Grazie.
    Luca A.

  2. Segnalo agli estensori del documento che questo dibattito non avviene in un vuoto. La Corte Costituzionale, come ho spiegato qui,
    http://www.huffingtonpost.it/stefano-ceccanti/unioni-civili-pregiudizi-legge_b_6013022.html
    nella colpevole inerzia del legislatore ha già spiegato che il legislatore, prendendo sul serio l’articolo 2 della Costituzione, deve realizzare due interventi:
    -unioni civili per le coppie stabili di persone omosessuali;
    -regole minime per diritti e doveri per le persone delle coppie che non scelgono il matrimonio o l’unione civile soprattutto al fine di difendere il partner più debole

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