CONCILIUM: religione e populismo – SERVITIUM: la vergogna – IL MULINO: la crisi (economica, ma non solo) – SEGNO NEL MONDO: siamo europeisti

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Concilium, la storica rivista internazionale di teologia pubblicata in Italia dalla editrice Queriniana dedica il secondo fascicolo del 2019 al tema “Religione e populismo” (spiegando subito che il populismo sorge quando le persone e i popoli pensano di essere perduti e dunque cercano, o accettano dei “salvatori”… che talvolta approfittano di questa situazione con prepotenze e abusi ). Dunque il fascicolo esamina il tema e le situazioni in vari Paesi, dalla Bosnia-Erzegovina all’India alla Turchia (e anche gli Usa), ma poi sviluppa varie riflessioni ulteriori, sottolineando ad esempio le potenzialità della speranza cristiana contro il populismo di destra o contro quanti profittano della debolezza dei poveri (persone e popoli) per comportamenti disumani. Carmelo Dotolo sottolinea ed incoraggia l’impegno dei credenti popolo di Dio a servire le loro comunità con il dialogo, la speranza e l’attenzione all’ecologia integrale.

Ha per tema la vergogna il fascicolo 242 di Servitium (aprile 2019); anche Spinoza mette in relazione la vergogna con lo sguardo degli altri su di noi: ma non soltanto per la scarsità o mancanza di vestiti. Molti infatti sono spesso nudi senza paura né vergogna…. Bisogna capire bene che cosa s’intende per vergogna, colpa, pudore… E tutte le oltre 100 pagine della rivista sono ricche di riflessioni, esempi, citazioni che spiegano come la vergogna possa essere una via di salvezza oppure una sentenza di condanna a seconda di come la si intenda, da che cosa sia provocata, come sia vissuta.

La crisi (economica, ma non solo) che stiamo vivendo ha alle spalle una storia di dieci anni? O addirittura sono quaranta, durante i quali diseguaglianze e cecità, errori e mancate riforme hanno portato all’avanzata dei populismi, alla crisi della democrazia, a serie limitazioni della libertà reale, alle crescenti  diseguaglianze….?  Il fascicolo 1/2019 della rivista Il Mulino (numero 501!) è di grande interesse e aiuta a leggere la nostra realtà sociale, economica e politica di oggi con occhi attenti, ma anche segnati da lacrime. Vari articoli, sia di carattere informativo e documentario sia di carattere valutativo e critico spiegano la complessità, l’importanza e la necessità di un’Europa sempre più unita, in un mondo sempre più complesso e attraversato da profonde trasformazioni. E la lettura dell’ampia e bella intervista di Mario Ricciardi a Romano Prodi risulta di grande interesse (e suscita fondate preoccupazioni sul futuro del progetto europeo.

E la rivista Segno nel mondo dell’Azione Cattolica, inviata a tutti i soci adulti, ha pubblicato sul numero 2/2019 un forte editoriale intitolato “Siamo europeisti” e alla vigilia delle elezioni del 26 maggio aveva realizzato un sito (iovoto.eu) per aiutare soci e simpatizzanti a riflettere sul significato e il valore della prospettiva europea. Tra i servizi giornalistici, il mensile dell’AC offre anche una forte riflessione, a partire dal libro di Anna Pozzi “Il coraggio della libertà” (ed Paoline), sul fatto che oggi nel mondo oltre venti milioni di persone sono vittime della tratta (il 53% a scopo sessuale, il 40% per il lavoro forzato); e ogni anno due milioni e mezzo di persone sono ridotte in schiavitù: il 70 percento sono donne e bambine.

(a.  bert.)

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