Casini, Bersani, Veltroni, Settis…

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Aldo Cazzullo ha intervistato per il Corriere della Sera del 7 aprile Pierferdinando Casini (“Il Centro dovrà schierarsi”) che sembra voler riprendere la via del bipolarismo (di cui la rete c3dem sta discutendo). Antonio Polito sul Corriere del 7 aprile spiega “Perché la ‘ditta’ Pd deve cambiare” (in sostanza, dice, perché il Pd ha perso le elezioni e perché una linea di sinistra tipo ex-Pci in Italia non è mai andata molto oltre il 30%). Su Repubblica Goffredo De Marchis racconta i travagli del Pd (“L’ultimo scontro tra i democratici”) e accenna all’emergere della figura di Fabrizio Barca. Intanto Repubblica pubblica una lettera di Bersani al direttore  in cui il segretario Pd spiega le sue intenzioni (“il governo del cambiamento”) e si difende dall’accusa di essersi intestardito a riproporre la sua candidatura. Anche Veltroni scrive a Repubblica una lunga lettera/articolo “Salviamo il progetto-Pd”: “È stato – scrive il sogno della mia vita politica e sono convinto che una crisi di quel progetto precipiterebbe il paese nell’egemonia di populismi vari, cioè lo avvicinerebbe alla sua crisi definitiva”. Poi spiega perché ritenga attuale quel progetto. Salvatore Settis, di cui si è fatto il nome per una candidatura a presidente della Repubblica, spiega su Repubblica come “Rimettere in circolo la speranza” e, al Manifesto del 7 aprile, rilascia un’intervista contro i tagli alla cultura.

 

 

 

 

 

 

 

 

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