Ancora su cattolici e politica. Agostino Giovagnoli, Pasquale Pellegrini e Carlo Costalli

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Con la pubblicazione dei contributi di Pasquale Pellegrini, giornalista, il 1° luglio, e Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, il 2 luglio, il “Corriere della Sera” conclude la serie degli interventi su “cattolici e politica” aperti da Dario Antiseri, l’11 giugno, e rilanciati da Ernesto Galli della Loggia il 24 giugno. Entrambi si rifanno ad Aldo Moro, ma Pellegrini è critico verso i contenuti del manifesto di Todi (“per la mancanza di una visione profetica della società e del futuro”), mentre Costalli ne sottolinea la validità. Il dibattito, informa il Corriere, proseguirà on line (corriere.it). Il quotidiano “la Repubblica”, dal canto suo, ha pubblicato, il 30 giugno, un interessante articolo di Agostino Giovagnoli, “I partiti dei cattolici”. Giovagnoli, ordinario di Storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano, riflette su quelli che chiama “i riflessi politici ‘indiretti’ dell’insistenza (della Chiesa, ndr) sulla difesa dei valori non negoziabili”: nel centro-destra “l’attuale implosione del Pdl rende sempre più irrealistica l’ipotesi di un berlusconismo senza Berlusconi su cui molti cattolici hanno puntato fino ad oggi”; nel centrosinistra “il protagonismo ideologico dei ‘giovani turchi’ nel Pd spinge gli ex popolari a temere un ‘ritorno’ dal Partito democratico al Partito comunista”. Per Giovagnoli sembra dunque confermarsi “quella spinta verso una ‘condensazione’ della presenza cattolica di cui ha parlato più volte Andrea Riccardi”. E tale condensazione c”trova un riferimento sempre più convinto nel governo Monti”.

“Mettendo insieme le parole pronunciate da Monti in circostanze diverse – osserva Giovagnoli -, emerge un disegno tutt’ altro che tecnico, ed egli appare il più vicino, tra gli attuali leader europei, allo spirito dei padri fondatori cattolici dell’Europa unita: De Gasperi, Schuman, Adenauer”. Il convergente sostegno a Monti di Pd e Udc, secondo Giovagnoli, rafforza “la tendenza dei cattolici verso un’area di responsabilità nazionale”. D’altro canto, però, “non è detto che questi due partiti – annota Giovagnoli – riescano ad assorbire pienamente le diverse spinte che animano oggi i cattolici, dal primato del bene comune alla tradizione europeista, da una specifica sensibilità per i problemi dei poveri all’ attenzione verso le difficoltà della famiglia ecc”. “Se queste e altre istanze non verranno recepite adeguatamente  – conclude -, la condensazione cattolica potrebbe spingere per la creazione, insieme a personalità e componenti del mondo laico, di un nuovo soggetto, certamente molto diverso dal Ppi e dalla Dc”.

Vedi Agostino Giovagnoli, “I partiti dei cattolici” in “la Repubblica”, del 30 giugno 2012: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/30/partiti-dei-cattolici.html

Pasquale Pellegrini, “Tornare alle origini, ricordando Moro” in “Corriere della Sera” del 1 luglio 2012: http://www.pierferdinandocasini.it/wp-content/uploads/2012/07/Tornare-alle-origini-ricordando-Moro.-Pasquale-Pellegrini-Corriere-della-Sera.pdf

Carlo Costalli, “Costruire l’Europa della solidarietà”, in “Corriere della Sera” del 2 luglio 2012: http://www.corriere.it/opinioni/12_luglio_02/costalli-costruire-europa-della-solidarieta_9b1ab02c-c416-11e1-8a5a-a551a87e60ad.shtml

 

 

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