AGGIORNAMENTI SOCIALI: l’ecologia integrale paradigma concettuale – SEGNO NEL MONDO: impegno e fiducia nella stagione di papa Francesco – KOINONIA: “croce dello scandalo o scandalo della croce”? – COSCIENZA:le riforme istituzionali – SERVIR: chi scappa dalla guerra vuole solo la pace

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“L’ecologia integrale, come paradigma concettuale e come percorso spirituale, rappresenta il cuore dell’enciclica Laudato sii di Papa Francesco”: lo scrive padre Giacomo Costa, direttore dell’autorevole rivista gesuita Aggiornamenti sociali nell’editoriale del numero 8/9 (settembre 2015). Il fascicolo contiene inoltre vari articoli che hanno connessioni con i temi affrontati dal documento pontificio. Tra l’altro il tema del diritto al cibo, il pluralismo in temi di bioetica, le politiche migratorie, lo sviluppo sostenibile. Di notevole interesse anche l’articolo del gesuita Giuseppe Trotta che recensisce vari documenti finora apparsi in vista del prossimo sinodo dedicato al delicatissimo tema della famiglia.

Segno nel mondo è il periodico mensile che viene inviato a tutti i soci giovani e adulti di Azione Cattolica. Non è solo un “giornalino associativo” ma una vera rivista di attualità e riflessione, esplicita e coraggiosa anche su temi complessi e di attualità. Interessante, tra gli altri, sul numero di luglio, l’intervista di Barbara Garavaglia a un professore di matematica che spiega i limiti (e l’ambiguità) dell’insegnamento e della valutazione affidata troppo spesso al criterio del “voto”. Molto bella anche l’intervista con Carolina Iavazzo, una suora che è stata coraggiosa collaboratrice di padre Pino Puglisi (oggi beato) e che oggi ne continua l’opera! Sul numero precedente di “Segno”, che porta la data di giugno, da segnalare una bella e stimolante intervista di Gianni di Santo e Antonio Martino al presidente dell’Azione Cattolica Matteo Truffelli, il quale esorta all’impegno e alla fiducia, tanto più nella stagione di papa Francesco.

“Croce dello scandalo o scandalo della croce”? : titola così Koinonia il fascicolo di agosto, mettendo in copertina un’immagine di papa Francesco che tiene in mano una croce intrecciata con una falce e martello, opera del gesuita padre Espinal per indicare, in modo problematico e stimolante, l’intreccio tra il crocifisso e la liberazione degli uomini. E la didascalia ricorda la lettera ai Corinti: “noi annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani”. E, sempre nello spirito di Francesco, vari articoli della rivista (di spiritualità, ma anche e soprattutto di riflessione) ricordano l’esigenza, rappresentata dal Papa, di un ritorno forte e impegnativo al vangelo (e alla povertà). E in questo contesto di speranza tanto più colpisce l’annunciata chiusura di due periodici come Il Regno e Settimana, di cui parla ampiamente Adista sul n 28 di “Notizie”.

Coscienza, la rivista bimestrale del Meic, Movimento ecclesiale di impegno culturale, un tempo chiamati “Laureati Cattolici”), affronta il tema delle riforme (istituzionali, costituzionali ed elettorali) ospitando gli interventi, interessanti e dialettici tra loro, di Stefano Ceccanti e di Raniero La Valle. Agli auspici riformatori del primo fa riscontro l’articolata e motivata contrarietà del secondo specialmente verso riforme costituzionali che, in nome di un efficientismo esteriore, colpiscono i fondamenti stessi del disegno costituzionale. Riferendosi proprio alla riforma provvisoriamente approvata dalla Camera in marzo, La Valle spiega che “questo è un tentativo di de-costituzionalizzare l’Italia, di passare dalla rappresentanza all’investitura, di cancellare il ruolo dello Stato nella vigilanza sul bene comune e a garanzia della giustizia sociale”.

E la piccola ma sempre interessante rivista del Centro Astalli, opera dei gesuiti per aiutare immigrati e rifugiati, Servir, rilancia e offre ragioni e progetti per difendere e aiutare profughi e perseguitati che da tante regioni del mondo cercano un aiuto o un rifugio … o almeno un’attenzione non superficiale ma operativa. Chi scappa dalla guerra vuole solo la pace, esclama la rivista e ricorda che anche chi fugge la fame non vuole altro che un po’ di cibo … e di libertà. Il problema è enorme: nel solo 2014 il numero dei migranti forzati in Europa  ha raggiunto la quota di 6,7 milioni.

(a.bert.)

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