LA CIVILTA’ CATTOLICA: la non-violenza stile di vita – OREUNDICI: la vita e la gioia – SEGNO: “Dio lo incontri sporcandoti le mani” IL REGNO: finale di partita – ADISTA: tolleranza zero. – PRESBYTERI: novità nella vita delle comunità religiose – CONSACRAZIONE E SERVIZIO: “abbracciare il futuro con speranza”!

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La non-violenza come stile di vita e soprattutto come strada per realizzare una politica di pace: a questo tema fondamentale La Civiltà Cattolica dedica l’editoriale del n. 3997, che porta la data del 14 gennaio 2017. Ed è un editoriale “speciale” perché è costituito dal testo integrale del Messaggio di papa Francesco in occasione della giornata mondiale della Pace. È un messaggio da leggere per quanto è chiaro, incisivo e impegnativo: “essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire anche alla sua proposta di nonviolenza”. E, dopo un’ampia e impegnativa riflessione, conclude: “Assicuro che la Chiesa cattolica accompagnerà ogni tentativo di costruzione della pace anche attraverso la nonviolenza attiva e creativa”. La rivista dei gesuiti dedica poi particolare attenzione al Giappone e alla sua singolare collocazione culturale; e fa riferimento al romanzo “Silenzio” di Shusaku Endo, al quale si ispira il film di Martin Scorsese.

Vito Mancuso, Paolo de Benedetti, Olivero Derio e vari altri collaborano al bellissimo fascicolo che Oreundici (gennaio 2017) dedica a “la vita e la gioia” che don Mario de Maio, anima della rivista, introduce così, rivolto ai lettori: “Cari amici, si può trasformare il difficile vivere in un’arte della gioia quotidiana?”. E dopo aver sfogliato e meditato la rivista, certo molti lettori riscopriranno che la gioia di vivere può essere davvero un dono e uno stile di vita possibile per noi stessi e da offrire, donare, al nostro prossimo.

“Dio lo incontri sporcandoti le mani”: non è una formula che esalti il coinvolgimento e l’attivismo a tutti i costi, ma è una bella riflessione del Segretario della Cei, il vescovo Nunzio Galantino, per apprezzare lo “spirito d’impegno” dell’Azione cattolica e di tanti laici impegnati non a conseguire successi personali, ma un disegno di dono e di servizio agli altri. La riflessione del vescovo apre il n 10/2016 di Segno, il mensile per i soci adulti di A C. Un fascicolo molto bello e ricco di idee e proposte, tutte orientate verso una educazione all’impegno cristiano: non attivismo, ma attenzione, riflessione, servizio, dono di sé … Tra gli autori Sandro Calvani, Brunetto Salvarani, Gianni di Santo, Matteo Trufelli, Chiara Santomiero, Paolo Mira

Il Regno, che dimostra di aver superato il difficile momento di crisi economica (sempre incombente sulle testate più libere) giunge al nuovo anno con rinnovato vigore. Già il n. 20 del 2016 annuncia nuove iniziative (e incontri) e offre un numero assai ricco di interventi a partire dall’editoriale di Gianfranco Brunelli all’indomani del referendum costituzionale, intitolato “Finale di partita”, sottolineando la sconfitta di Renzi e l’opportunità di un suo cambiamento di stile (“non un uomo solo, chiunque sia …”).

Adista sul numero 2/2017 offre in Documenti il testo del rapporto 2017 della campagna “Sbilanciamoci!” mentre nel fascicolo Notizie riprende anche le parole con cui Papa Francesco nella lettera per la festa dei Santi Innocenti del 28 dicembre mette in guardia contro i rischi che i bambini incontrino, anche vicino ad ambienti ecclesiali, la presenza di pedofili . Il Papa invita a un’attenta sorveglianza con “tolleranza zero”.

A sua volta Presbyteri, mensile dedicato a sacerdoti e gruppi pastorali, dedica il n. 10, a conclusione del 2016, alle novità che l’era digitale provoca anche nella vita delle comunità religiose: naturalmente ci sono rischi e difficoltà nuovi, ma anche grandi possibilità di un’azione e un dialogo più liberi e aperti. Ma occorre consapevolezza, attenzione e … competenza. E la rivista Consacrazione e servizio, pure dedicata prevalentemente ai religiosi, ma interessante anche per i laici, dedica il dossier dell’ultimo fascicolo del 2016 a sottolineare lo spirito di fiducia (e di attenzione) con cui affrontare le nuove sfide, e giustamente invita: “abbracciare il futuro con speranza”!

(a. bert.)

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