LA CIVILTA’ CATTOLICA: la donna e il diaconato – IC–ITALIA CARITAS:  sisma e ricostruzione: è ora di accelerare – IL FOGLIO: un bellissimo ricordo di Paolo De Benedetti – IL SEGNO: AC, “da 150 anni una grande storia di grazia” – èAFRICA: Mattarella al Cuamm

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Col fascicolo che porta la data 28 gennaio/11 febbraio 2017  La Civiltà Cattolica giunge al numero 3999! E per farsi un’idea di che cosa significa un simile numero basterà pensare che i fascicoli editi coprono un arco di … centosessantotto anni! Onore alla costanza. E anche all’intelligenza e al coraggio, che emerge subito appena si apre e si sfoglia la rivista che in questo fascicolo, ad esempio, affronta temi come “la donna e il diaconato” oppure “l’immigrazione e la sua gestione politica” la difficile situazione del Venezuela e quella della Turchia, le “sfide della Chiesa in Francia”, e …“la mistica senza Dio”. Fino ad un’ampia informazione sulla storia e il senso della presenza di una singolare ed eloquentissima “crocifissione” di Guttuso al Quirinale.

IC – ItaliaCaritas, il mensile dell’omonimo organismo pastorale della Cei (ma più di un organismo: un mondo vivente di coraggio, generosità e lungimiranza) offre sul fascicolo dicembre-gennaio molte informazioni sulle opere di solidarietà che si realizzano un po’ ovunque per opera o per ispirazione di questo straordinario organismo (pastorale, sì, ma anche operativo, creatore di solidarietà e speranza) che opera in Italia ma non solo. Dai borghi ricostruiti sull’Appennino, al “caporalato” e le altre zone d’ombra nel mondo del lavoro, ai tempi e modi dell’accoglienza agli stranieri. E sul fascicolo successivo, quello di gennaio, riflettendo sulle tante emergenze che ci sollecitano (terremoti, illegalità, povertà e stanchezze …), già dalla copertina Caritas lancia un grido: “è ora di accelerare”. È un grido per le autorità civili, per la Chiesa, per tutti i cittadini, specialmente quelli giovani …

Accanto a tante altre belle riflessioni di carattere ecclesiale e civile, culturale e politico, l’agile ma densissima rivista mensile Il foglio (n. 438) dedica un delicato, ma forte e bellissimo ricordo a Paolo De Benedetti (tornato a Dio l’11 dicembre scorso), definendolo e descrivendolo come il “rabbino cristiano in dialogo con Dio”. Ma sulle semplici pagine della rivista-giornale (“Il foglio” è più di un titolo, è una definizione che ne coglie la semplicità, ma anche la capacità di essere densissimo di notizie e riflessioni) si trova anche un densa e bellissima riflessione di Dario Oitana sulla drammatica situazione dell’Africa, l’editoriale di Marco Labbate e un ampio articolo di Enrico Peyretti su Gerusalemme “tra mito, archeologia e attualità politica”.

Il mensile della diocesi di Milano, Il Segno, è in realtà una vera rivista di attualità; segnata, per di più, da una grande libertà e attenzione a problemi diversi, ma con la capacità di offrire una visione coerente articolata non solo della vita della Chiesa (ambrosiana e mondiale), ma anche della società e della cultura di oggi. Non a caso vi collaborano preti e laici, intellettuali e operatori sociali, uomini e donne (accanto al direttore, che è un sacerdote, c’è un vicedirettore un laico una segretaria di redazione e due redattrici, e tutti scrivono con grande libertà; i laici commentano le parole del Cardinale; e i giovani dialogano con anziani autorevolissimi … La copertina del numero di gennaio è dedicato a papa Francesco, raffigurato con una colomba posata sulla sua mano e circondato dai pontefici suoi predecessori Montini, Wojtyla, Ratzinger. Il numero successivo della rivista, quello di febbraio, dedica la coperta ai laici di Azione Cattolica, “da 150 anni una grande storia di grazia”. Con una grande immagine piena di gioia, allegria e gioventù.

La rivista èAfrica, bimestrale d’informazione dei Medici con l’Africa Cuamm, dedica la copertina (e parecchio spazio interno) del fascicolo di dicembre al Presidente Sergio Mattarella che non solo ha preso parte all’incontro nazionale dei responsabili dell’organismo tenutosi il 5 novembre al teatro Geox di Padova, ma ne ha incoraggiato l’azione dimostrando uno spirito molto sensibile e partecipe dello spirito e delle attività del Cuamm.

(a.  bert.)

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