Un’interpretazione per l’oggi del discorso di Napolitano sulla “larga intesa” del 1976

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Nella rivista on line Qualcosa di riformista (QdR) Stefano Ceccanti commenta la rievocazione che il presidente Napolitano ha fatto del dirigente comunista Gerardo Chiaromonte e della scelta di convergenza che il Pci e la Dc di Aldo Moro fecero nel 1976 in un clima di emergenza (“Napolitano, la solidarietà, la responsabilità e l’inedita larga intesa”). Ceccanti conclude la sua analisi osservando che “il richiamo a un’inedita grande alleanza merita di essere ripreso, ma con un’unica declinazione possibile, quella di un Governo di iniziativa presidenziale centrato sullo scopo, cioè sul programma, composto di tecnici e di politici congruenti con lo scopo. Oltre all’emergenza economica, esso dovrebbe consistere in una decisiva parte istituzionale grazie alla quale competere meglio in alternativa al termine di questa esperienza. Qui sta la nostra prova”.

 

 

 

 

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