«La vostra presenza manifesta i legami e l’intenso dialogo che uniscono i nostri rispettivi Paesi nell’ambito di un ordine internazionale basato su una rete di positive relazioni tra le nazioni nel mondo.
Domani, 2 giugno, si celebra la nascita della nostra Repubblica, frutto di una scelta di pace, di libertà, di indipendenza, all’insegna del ripudio della violenza tra le nazioni.
Da quel voto del popolo italiano è emersa la nostra Costituzione, “ambiziosa” nell’identificare nella pace e nella collaborazione la vocazione della Repubblica nei rapporti internazionali. Una scelta che il percorso di integrazione europea ha rafforzato e consolidato.
Il rifiuto della categoria del “nemico”, la vocazione al dialogo, il ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, la promozione di organizzazioni internazionali rivolte a pace e giustizia, hanno contrassegnato e contrassegnano le scelte della Repubblica Italiana in questi 79 anni di vita.
Il tema della pace è al centro della nostra comune attenzione.
Tanti sono i tristi scenari di conflitto aperti.
Il pensiero si rivolge anzitutto all’Ucraina, che da più di tre anni sta opponendo una strenua resistenza all’aggressione della Federazione russa. Nel confermare il nostro fermo e convinto sostegno a Kiev, continuiamo a lavorare perché si possa giungere a una pace che sia giusta, complessiva e duratura.
Il Medio Oriente, dopo il sanguinario attacco di Hamas contro vittime israeliane inermi – con ostaggi odiosamente rapiti e ancora trattenuti, e che vanno immediatamente liberati – vive il dramma in atto nella striscia di Gaza.
È inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario nei confronti dei cittadini di Gaza.
Si impone, subito, il cessate il fuoco.
In qualunque caso, è indispensabile che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone. Che venga ridotta alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano».
Il testo completo dell’intervento è disponibile sul sito quirinale.it