L’abbraccio di c3dem a Giovanni Bianchi

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La prematura scomparsa di Giovanni Bianchi non può che colpire profondamente tutti coloro che si sentono parte della cultura del cattolicesimo democratico.  Oltre a coloro che hanno condiviso in modo più intenso il suo stesso percorso, tanti, se non tutti, i protagonisti delle associazioni che aderiscono alla rete c3dem hanno conosciuto direttamente Giovanni Bianchi o lo hanno ascoltato in convegni e conferenze o hanno letto i suoi numerosi e sempre originali libri.
Personalmente, ho sempre avuto l’impressione di vedere in lui un’incarnazione quanto mai significativa di quello spirito sociale cattolico di matrice lombarda, particolarmente attento al mondo del lavoro, capace di coniugare fede, pensiero teologico e filosofico, azione sociale e impegno politico, avendo però molto chiare, nello stesso tempo, la distinzione tra dimensione religiosa e sfera civile e l’importanza di una piena responsabilità dei laici nella vita della società.
Sappiamo che il suo cammino adesso continua in una nuova e infinita esperienza di vita, nell’incontro con quel Dio che Giovanni ha amato e servito e in cui ha sempre profondamente creduto. Ma ciò che ha fatto, detto e scritto non dovrà essere dimenticato.

Sandro Campanini
Coordinatore rete c3dem

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