Un impegno prezioso

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Lo ricorda su Toscana Oggi, Maurizio Certini, presidente del Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira”.

Abbiamo appreso con dolore della morte di Giampiero Forcesi, a Roma. Come rappresentanti del Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira di Firenze gli siamo tanto grati per la sua amicizia e per l’aiuto che ci ha sempre dato sui temi degli studenti esteri. Giampiero, lo avevo conosciuto 40 anni fa all’UCSEI (Unione Centrale degli Studenti in Italia) e subito ero stato colpito da questa persona dallo sguardo sorridente, così lucida ma delicata nell’esposizione anche se si trattava di affrontare problematiche severe e complesse. All’Ucsei, ha dato un contributo preziosissimo, fondamentale, sia nell’aiuto concreto ai singoli studenti internazionali, sia nella maturazione di una visione e nello studio delle problematiche, sempre tenendosi fuori dai riflettori. È stato un grande lavoratore, un intellettuale vero, capace di individuare criticamente, con chiarezza, i motivi reconditi e i motivi pratici che causano disagio sociale. Era uno che amava sempre e amava tutti. Una persona mite, evangelicamente umile, senza mai rinunciare alla sua libertà pur di mantenere uno stile di vita autentico secondo il Vangelo, senza cedere ai compromessi, ai favori dei potenti, schivo dai privilegi, perfino evitando di far pressioni per i propri diritti, ma non cessando di impegnarsi per i diritti dei più deboli. Ha lavorato come manovale, come addetto ai problemi sociali del Comune di Roma, ha scritto articoli e libri (il suo volume su Lercaro è una dimostrazione del suo valore). Sempre impegnato, fino agli ultimi momenti della sua vita terrena, nell’aiuto dei poveri, dei giovani migranti in difficoltà. Innamorato della Chiesa, era per sua natura costruttore di relazioni sinodali. È stato per me, da allora, motivo si speranza, un esempio di vita buona e di santità quotidiana, anche se vivendo in città differenti, non ci siamo frequentati, se non in occasione di incontri saltuari o di scambi telefonici di opinioni. Lo porto nel cuore come un dono preziosissimo, luminoso e mi consola credere che io sarò nel suo cuore (come lo sarà Firenze) in Paradiso, accanto alla moltitudine delle persone che ha amato, che gli sono state prossimi.
Maurizio Certini

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