Giuliano Amato: “Quei dubbi insensati offendono la verità”

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La morte del magistrato Loris D’Ambrosio, consigliere giuridico del presidente della Repubblica, ha aperto un dibattito lacerante. Tra le voci più nette c’è quella di Giuliano Amato, autore di una breve ma densa lettera al direttore del “Corriere della Sera” del 29 luglio. “Vi sono persone – scrive Amato – la cui intera vita è testimonianza di dedizione e di integrità”. Quando accade un fatto “che in sé si presta a più di un’interpretazione”, quell’integrità di vita, ben nota, dovrebbe “fungere da chiave interpretativa per capire quel fatto”. Invece questo spesso non avviene, e non è avvenuto con Loris D’Ambrosio: quella vita integra “viene cancellata, dimenticata, e si ingigantiscono dubbi, si attribuiscono intenzioni che deformano insieme il fatto e la persona”.

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