Premessa
Come sacerdoti cattolici – pastori e guide di comunità – siamo indignati e non possiamo tacere di fronte alla tragedia umanitaria della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza e negli altri Territori Palestinesi Occupati.
Questa rete non nasce per fomentare odio o divisione, ma per dare voce unitaria alle tante iniziative personali che già esprimono denuncia e richiamo alla giustizia, nella fedeltà al Vangelo e alla Costituzione Italiana.
«Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). «La guerra sempre è una sconfitta, sempre» (Papa Francesco, Angelus, 29 ottobre 2023). «E’ la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama tutti incondizionatamente» (Papa Leone XIV, Primo discorso dopo l’elezione, 08 maggio 2025).
Fondamenti
Ci ispiriamo:
● Alla Parola di Dio: «Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo» (Salmo 85, 11-12).
● Alla Costituzione Italiana: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (art. 11).
● Agli accordi internazionali che vietano la vendita di armi a chi compie crimini contro i civili, in ossequio alla Posizione Comune 2008/944/PESC del Consiglio dell’Unione Europea.
«La pace non è un’utopia spirituale, è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa» (Papa Leone XIV, Udienza ai vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, 17 giugno 2025).
Visione
«Mai più la guerra! Mai più l’odio! Mai più la violenza! E in nome di Dio, che ogni religione porti sulla terra giustizia e pace, perdono e vita, amore!» (Papa Giovanni Paolo II, Incontro interreligioso per la pace, Assisi 24 gennaio 2002).
Non siamo “contro” qualcuno, ma a favore di ogni vita umana. La presa di posizione contro il genocidio del popolo palestinese non ha finalità partitiche, ma nasce dalla consapevolezza di “esseri umani” e dall’esigenza di vivere coerentemente la nostra fede, anche quando comporta il coraggio di pronunciare verità scomode. Vogliamo essere profeti per la pace che, alla scuola di Gesù, denunciano l’ingiustizia, consolano le vittime, invocano la cessazione delle ostilità e promuovono una pace giusta.
Nutriamo un profondo apprezzamento per la tradizione giudaica, dalla quale abbiamo ricevuto gli insegnamenti di Gesù e da cui ancora attingiamo grazia e sapienza. Per questo respingiamo ogni possibile accusa di antisemitismo sia nella definizione sia nella sostanza:
● Nella definizione, perché l’antisemitismo consiste nell’odio, discriminazione e violenza contro gli ebrei in quanto ebrei, mentre non ricade sotto questa definizione la critica che portiamo avanti rispetto le scelte politiche dello Stato di Israele, come riconosce l’International Holocaust Remembrance Alliance: «le critiche verso Israele simili a quelle rivolte a qualsiasi altro paese non possono essere considerate antisemite».
● Nella sostanza, perché non nutriamo alcun pregiudizio verso il popolo ebraico, anzi, riconosciamo in esso le nostre radici comuni. Al contrario denunciamo l’uso distorto del potere politico-militare e la strumentalizzazione del nome di Dio, proprio come fecero i profeti della tradizione ebraica contro i re iniqui del loro tempo.
Scopi
1. Pregare per “una pace disarmata e disarmante” nei Territori Palestinesi Occupati e negli oltre cinquanta luoghi dove “stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi” (Papa Francesco, Discorso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 14.06.2023), sensibilizzando sacerdoti e guide di comunità e promuovendo il dialogo anche con i nemici.
2. Denunciare il genocidio in atto a Gaza, le violenze ingiustificate contro la popolazione civile palestinese e lo stato di apartheid in vigore da oltre 70 anni in tutti i Territori Palestinesi Occupati.
3. Chiedere il rispetto del diritto internazionale, delle risoluzioni delle Nazioni Unite e i pronunciamenti della Corte Penale Internazionale a cui l’Italia aderisce.
4. Promuovere una cultura di riconciliazione, che passi dal riconoscimento delle responsabilità personali, politiche e militari, attraverso inchieste indipendenti ed eque sul 7 ottobre 2023, e su quanto accaduto prima e dopo quella data.
Azioni
● Dichiarazione pubblica sottoscritta da sacerdoti, diffusa alla stampa nazionale e cattolica.
● Un primo incontro nazionale di preghiera e testimonianza pubblica dei sacerdoti.
● Sensibilizzazione nelle parrocchie, con catechesi e veglie di preghiera.
● Lettere ai parlamentari italiani per chiedere:
-> L’applicazione dell’art. 11 della Costituzione.
-> La sospensione della vendita di armi a chi compie crimini contro i civili.
-> Un impegno concreto per un cessate il fuoco e un processo di pace.
● Collaborazione con altre realtà cristiane e interreligiose impegnate per la pace e la giustizia.
Appuntamento
(Lunedì 22 settembre, vigilia della fase finale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite), ci ritroveremo a Roma per un momento di preghiera pubblica, chiedendo al Signore:
● La fine del genocidio in atto a Gaza.
● Il disarmo dello stato di Israele per evitare ulteriori morti di innocenti.
● La condanna per crimini di guerra a tutti gli autori dello sterminio di massa in atto a Gaza.
● La forza di difendere ogni vita umana.
● La sapienza di costruire una pace fondata sulla giustizia e sulla verità.
● Che cessi ogni guerra, perché «la guerra è sempre una sconfitta dell’umanità» (San Giovanni Paolo II, 1° gennaio 2002).
● Che il Signore dia ai responsabili delle nazioni il coraggio di negoziare e dialogare.
● Il coraggio per i nostri rappresentanti politici in Italia di applicare i principi della nostra Costituzione senza cedere a pressioni o compromessi.
● Che il Signore ci doni una pace «disarmata e disarmante» capace di costruire ponti e abbattere muri.
Link per firmare il documento online: https://forms.gle/p7PsBevDS2jnEvCY6
Potrai leggere e verificare in ogni momento il documento sottoscritto (in sola lettura) al seguente link: https://docs.google.com/document/d/1UM9mx3ITf6q6lkfm5SDQ1_sfSXg0WS1kBTs7xR97vSQ/edit?usp=sharing