Dialoghi, la rivista trimestrale di attualità, teologia e “mediazione culturale”, promossa dall’Azione Cattolica dedica il primo fascicolo 2013 ad un’attenta diagnosi del “cattolicesimo in trasformazione”. Si tratta di un fascicolo di notevole pregio, che non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni cattolico democratico, attento ai problemi (e alle emergenze!) ecclesiali e civili di oggi. L’editoriale, di Piergiorgio Grassi, parla dell’“impervio futuro” che ci attende. Seguono una attenta panoramica, di Fabio Zavattaro, del pontificato di Benedetto XVI; una riflessione del presidente di Banca Etica Leonardo Becchetti sull’economia italiana e sui problemi che “chiamano in causa la politica; e una riflessione di Mario Brutti sul difficile rapporto tra governo e società oggi in Italia. L’ampio dossier su Cristianesimo in trasformazione è curata dal teologo bresciano Giacomo Canobbio e comprende molti contributi estremamente interessanti, dal filosofo Andrea Aguti ai sociologi Franco Garelli ed Enzo Pace, dal filosofo Luigi Alici al vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, ad un’intervista a Francesco Paolo Casavola. E ancora, contributi di Giancarlo Galeazzi, Ernesto Diaco, Ugo de Siervo ed altri. Ne risulta un notevole contributo al “discernimento” delle sfide – religiose, ma anche culturali e “politiche” – che i cattolici, come singoli e come comunità, debbono oggi affrontare nel nostro paese.
Gli interventi di Papa Bergoglio, che hanno destato tanto interesse e spontanea sintonia, sono stati raccolti da Il Regno-documentazione sul numero 7 (aprile) in un dossier intitolato “Francesco, dall’inizio” che sarà molto prezioso per chi desidera ripercorrere la sorpresa, l’emozione e la riflessione suscitata dalle parole e dalla figura del Papa dall’inizio del ministero petrino fino alla Settimana Santa e all’insediamento sulla cathedra romana, il 7 aprile 2013.
Alla grande figura di don Giovanni Nervo, vero fondatore della Caritas italiana e morto lo scorso 21 marzo, è dedicato un affettuoso e acuto ricordo di Giuseppe Pasini. Sullo stesso numero di ItaliaCaritas (aprile 2013) un bel ricordo del dehoniano p. Lorenzo Prezzi sulla lezione di Papa Benedetto (“La carità, parte della verità”). Sullo stesso fascicolo di IC una serie di interventi a più voci sull’attuale situazione sociale, economica, politica e morale del nostro Paese, con uno sguardo rivolto anche alle molte crisi diffuse nel mondo. Per esempio in Sudafrica: “Ombre sull’arcobaleno, anche i bianchi si scoprono poveri”. Lì si sta diffondendo una realtà insospettabile nel Paese che formalizzò l’apartheid: la miseria di un numero crescente di bianchi: si possono incontrare ai semafori o nei parcheggi. Un fenomeno in crescita ma ignorato, anzi rimosso, negato; come le esperienze di solidarietà e assistenza (anche per opera della Caritas) in Cina, dove secondo alcuni analisti si contano oggi circa 12 milioni di cattolici.
“Senza lavoro niente libertà e dignità”: parole chiare e apparentemente dure, ma in realtà assai fondate, anche alla luce della visione cristiana della vita. Lo spiega padre Felice Scalia nell’editoriale di Presbyteri (n 4 -2013) la bella rivista di spiritualità pastorale realizzata da quasi cinquant’anni dalla Congregazione di Gesù sacerdote, padri Venturini, a Trento. Il fascicolo affronta i temi del lavoro non solo in termini spirituali e “pastorali”, ma anche con una forte attenzione alla crisi del lavoro, che è “crisi dell’uomo e del creato”. Franco Appi propone una suggestiva associazione di idee tra la situazione degli esodati (non ancora pensionati-non più lavoratori) e l’Esodo del popolo di Israele dall’Egitto. L’articolo (“Ascolto il grido del mio popolo ‘esodato’”) sottolinea che per uscire davvero dalla crisi servirà una penetrante lettura dei segni dei tempi, un nuovo pensiero antropologico e un rinnovamento della cultura del lavoro.
La copertina e il dossier di Segno nel mondo di maggio (la rivista per tutti i soci adulti di Azione Cattolica) sono pure dedicati ad un tema di lavoro: “Vita da prof”. Come cambia la figura degli insegnanti nella scuola di oggi? Si sentono valorizzati? Quali rapporti con le famiglie e gli allievi? È un viaggio tra le luci e le ombre di un “mestiere” fondamentale per il futuro delle nuove generazioni. E per il paese. Di rilievo anche l’intervista a Marco Ivaldo, filosofo e protagonista nella Fuci e nel Meic del movimento cattolico. Di fronte alla crisi sociopolitica invoca una rinnovata presenza del laicato cattolico perché pensa “che nell’insegnamento sociale della Chiesa esista un complesso di pensieri estremamente produttivi per affrontare la sfida del nostro tempo. Bisogna però ripensarli e svolgerli in autonomia e libertà”.
(a.bert.)