NOTE POLITICHE (10 LUGLIO, E QUALCHE RESTO DEI GIORNI PRECEDENTI)

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Piero Alberto Capotosti si sofferma, sul Gazzettino, sulla estraneità del bipolarismo alla cultura politica italiana, sulla sua artificiosità e il suo carattere muscolare, che oggi insidia il governo Letta (“La debolezza del bipolarismo all’italiana”). Qualche misurato pessimismo sulla sorte del governo in Stefano Folli sul Sole (“L’ora dei cattivi presagi”). In un’intervista a Il Tempo il presidente del Mcl, Carlo Costalli, parla ancora di nuova aggregazione di cattolici (“I cattolici sosterranno Letta, ma servono riforme costituzionali”). Sull’affaire Renzi un articolo di T. Labate sul Corriere: “Renzi e l’asse con Bettini”. Interessante analisi di Sergio Fabbrini su “Come ripensare il modello economico dell’eurozona” (il Sole 24Ore). SEGUONO SEGNALAZONI DI ALTRI ARTICOLI DEI GIORNI SCORSI: Interessante editoriale di Luigino Bruni su Avvenire di domenica 7 luglio, in tema di capitalismo finanziario e di suoi antidoti (“Via dal culto imperiale”). Di qualche interesse anche l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere (“La paralisi del formalismo”) in cui critica i giudici della Consulta per il loro veto alla abolizione delle province senza passare per una revisione costituzionale. Provvedimento, questo, difeso, invece, da Francesco Clementi sul Sole 24Ore del 5 luglio (“Non ci sono scorciatoie giuridiche per le riforme”) e da Ugo De Siervo su La Stampa (“Province. Le soluzioni possibili senza cercare scorciatoie”). Gustavo Zagrebelsky  Luciano Canfora si confrontano, su Repubblica, sui mutamenti che stanno esautorando la politica e sui possibili rimedi per restituire – dicono – lo scettro ai cittadini (“Le nuove oligarchie”).  Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini spiegano perché si deve tornare alla politica dei redditi (“Le disuguaglianze insostenibili”, Repubblica del 9/7).

 

 

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