Barack Obama, militante della “sinistra religiosa”

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“Barack Obama, presidente rieletto e credente senza complessi”, con questo titolo il sito www.lavie.fr pubblica un articolo  di Henrik Lindell (Barak Obama, credente senza complessi), in cui l’autore tratteggia il profilo religioso di Obama. Maria Antonietta Calabrò sul “Corriere della Sera” dell’8 novembre intervista Miguel H. Díaz, teologo cattolico, nato a Cuba, ambasciatore Usa presso la Santa Sede (Quello americano è un progetto cattolico e inclusivo). Andrea Tornielli su “La Stampa” dell’8 novembre parla di delusione della Chiesa (La Chiesa delusa. Aveva puntato sui valori di Matt). La delusione della Chiesa è spiegata da Massimo Faggioli su “Europa” del 7 novembre (La scelta sociale dei cattolici e la sconfitta di Ryan). Un’analisi del voto cattolico la offre Alessandro Speciale (Usa, il voto cattolico diviso a metà) in Vatican Insider: secondo i primi dati il 50 % dei fedeli ha scelto Obama, il 48% Romney. Sconfitta delle gerarchie che avevano puntato sul mormone. E infine due analisi del voto Usa di Vittorio E. Parsi su “Avvenire” (Potenza in ripiegamento) e di Giorgio Tonini sul suo blog (L’era di Obama). E, per una verifica diretta del suo approccio  nel giorno della sua vittoria, si può leggere qui Il discorso di Obama

 

 

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