IL REGNO: uno studio sull’Amoris laetitia – OREUNDICI: riflessioni sulle “famiglie complesse e differenti” – APPUNTI DI TEOLOGIA: ricordo di don Bruno Bertoli – LA CIVILTA’ CATTOLICA: la Chiesa in atteggiamento “di uscita” – CERCASI UN FINE: del lavoro e della sua dignità

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Pare ormai superata definitivamente la crisi de Il Regno che ha ripreso a uscire sia con il fascicolo di Attualità che quello di Documenti, grazie ad un accordo con l’editrice Il Mulino. Sul numero 8, come sempre ricco di spunti interessanti, notizie e approfondimenti, si segnala tra l’altro uno studio sull’Amoris laetitia, la sua novità pastorale e la sua ricezione da parte degli episcopati, e il ricordo di Loris Capovilla, che fu segretario di papa Giovanni, poi vescovo e sempre, prima e dopo, cristiano fervido e creativo, capace di incontrare tutti gli uomini e a tutti infondere serenità e speranza. Inoltre, come di consueto (anzi anche di più perché il pontificato di Francesco produce più fatti, idee, dialoghi e speranze …) notizie e commenti da tutto il mondo e da tutti gli “angoli” di Chiesa.

Oreundici, mensile di cultura e spiritualità cristiana, è stata creata e diretta da un sacerdote assai esperto non solo di teologia ma anche di psicologia (don Mario de Maio). Non meraviglia dunque una particolare, preziosa, sensibilità alle vibrazioni e alle aperture dell’animo umano. Sul fascicolo di giugno, dedicato al tema della famiglia, si leggono, infatti, riflessioni sulle “famiglie complesse e differenti” con la sforzo più di capire e valorizzare ogni cosa … piuttosto di che giudicare e condannare (o marginalizzare …). Così questo stile di ricerca degli aspetti positivi attraversa i vari articoli della rivista, illustrati anche dalle fotografie dei vari autori che, non a caso, sono tutti in atteggiamento sorridente, colloquiale: oltre a De Maio c’è Arturo Paoli, Silvia Pettiti, Luigi Sonnenfeld, Carlo Molari, Nicola Colaianni

È dedicato al ricordo di don Bruno Bertoli (che fu assistente diocesano della Fuci, biblista, educatore, protagonista della vita culturale veneziana al tempo del Concilio e postconcilio) il fascicolo di giugno del trimestrale Appunti di teologia. Preziose, tra le altre cose, le testimonianze di Maria Leonardi, Anna Urbani, Gioia Bolognesi, Gabriella Cecchetto.

Prendendo lo spunto dalla consegna a papa Francesco, il 6 maggio scorso, del Premio Carlo Magno, padre Antonio Spadaro s.j. scrive sulla rivista da lui diretta, La Civiltà Cattolica (n 3983) che il premio sottolinea l’importanza della scelta del Papa: aiutare la Chiesa a mettersi in atteggiamento “di uscita”. Non solo “apertura”, lasciare che gli altri vengano verso di noi, ma “uscita”: lasciare il tepore delle atmosfere conosciute e protette e andare incontro … con fiducia, speranza e tanta, vera fede. “Si tratta di seguire Cristo fuori dalle mura della città santa, là dove egli muore come un maledetto, per poter raccogliere l’umanità intera, anche quella che si crede maledetta e abbandonata da Dio”.

Si presenta in veste rinnovata e più agile Cercasi un fine, il periodico pugliese guidato da don Rocco d’Ambrosio e sempre attento ai problemi più profondi che si nascondono, ed emergono, nella vita quotidiana. Sul n 103 si parla soprattutto del lavoro e della sua dignità (spesso a rischio, talora perduta), ma che può essere ritrovata!). E in tal senso lavorano concretamente le “scuole di formazione all’impegno sociale e politico” promosse proprio dall’associazione “Cercasi un fine” in varie città della Puglia.

(a.  bert.)

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