Abbiamo quindi una prima versione dell’Italicum, legge elettorale che sarebbe probabilmente più onesto chiamare «porcellum emendato». Ci sarà il tempo e il modo per correggerlo (ma temo solo marginalmente) al Senato. Come mi è capitato talvolta di scrivere in passato, non sono un fanatico di nessun modello di legge elettorale, vedendo di ciascuno pregi e difetti. Il mix ideale di rappresentanza e governabilità è molto, molto difficile da realizzare. Di ogni formula occorre essere consapevoli degli effetti collaterali negativi, per prendere le necessarie contromisure. Quindi non esprimo entusiasmo, né mi straccio le vesti.