IL REGNO DOCUMENTI: lo “stile” di papa Francesco – LA CIVILTA’ CATTOLICA: qual è il compito dei cristiani oggi? IL MULINO: viaggio in Italia – SERVITIUM: discernimento.

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Lo “stile” di papa Francesco si diffonde ogni giorno di più nella Chiesa cattolica di tutto il mondo (e non solo). Basta leggere Il Regno documenti (n 1/18) per leggere in apertura il testo affettuoso e incoraggiante del Messaggio per la celebrazione della 51° giornata mondiale della Pace 2018 che comincia così: “Pace a tutte le persone e a tutte le nazioni della terra! La pace che gli angeli annunciano ai pastori nella notte di Natale…”. E continua citando “il mio amato predecessore Benedetto XVI” parlava dei rifugiati “sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”. E tutto il Messaggio è dedicato a sottolineare il dovere e la bellezza dell’accoglienza di migranti e rifugiati. Sullo stesso fascicolo della rivista il resoconto documentato del viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh nello scorso dicembre; e il testo della Cei intitolato “Lievito di fraternità” in cui si esorta il clero a esercitare quotidianamente la carità pastorale con contenuti, coscienza della gioia e fraternità evangelica.

Qual è il compito dei cristiani nei nostri giorni? Domanda vasta ed esplicita che sta in apertura del fascicolo 4022 de La Civiltà Cattolica (20 genn/3 febbraio2018). Il testo è del gesuita Andreas Gonçalves Lind che, partendo dalle riflessioni e dalle scelte di san Benedetto da Norcia e dall’ampio dibattito teologico e pastorale che ha attraversato la Chiesa nei secoli intorno all’opportunità di essere più o meno rigidi e distaccati dalla mentalità e dai comportamenti “mondani”, i cristiani devono vivere ed esprimere misericordia e fraternità più che rigore e distacco; anche perché Gesù , al discepolo che gli chiedeva quante volte si dovesse perdonare, ha risposto “non sette, ma settanta volte sette”. Dopo un’articolata riflessione, l’autore conclude che, sull’esempio di papa Francesco, anche di fronte al secolarismo, deve prevalere un atteggiamento di dialogo, comprensione, amore… perché la misericordia di Dio i credenti possono e devono testimoniarla anzitutto con l’esempio.

Il Mulino, la bellissima rivista bimestrale di cultura e politica, attiva ormai da 66 anni a Bologna (e legata all’omonima casa editrice), offre, a conclusione dell’annata 2017, un numero straordinario di quasi 300 pagine che costituisce una sorta di viaggio in Italia, veramente attraverso l’Italia e le sue speranze, contraddizioni realtà, uomini e idee di oggi. È il racconto di un Paese difficile e bellissimo, di com’era ieri e soprattutto di com’è oggi e di quali speranze e progetti e risorse porta dentro di sé. Tra decine di autori Mauro Tedeschini, Gianfranco Viesti, Marcello Flores, Luciano Brancaccio, Fabrizio Barca e tantissimi altri tutti legati al territorio e al movimento d’idee che ha salvato e trasformato il Paese. Il titolo del fascicolo (che in realtà è un libro, e non piccolo!) è proprio “Viaggio in Italia” (duecento anni dopo quello di Goethe e sessanta dopo quello di Guido Piovene. E merita di essere letto!

“Discernimento” è un termine di cui è cresciuto l’uso anche nel mondo e non solo nella chiesa, ma la cui pratica è tanto invocata quanto disattesa: così la redazione presenta le ragioni e lo spirito della scelta di questo tema cui è dedicato l’intero numero 234 di Servitium, quaderni di ricerca spirituale, giunto al 50° anno. La redazione ha sede in Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bg) ma i collaboratori sono da tutta Italia. Rosanna Virgili parla del “discernimento” e del comandamento dell’ascolto nella scrittura; Giannino Piana del discernimento morale; Italo de Sandre del “discernimento in società indurite e rumorose”. E poi articoli e note di Giuseppe Goisis, Andrea Dall’Asta, Giacomo Costa, Lino Duilio, Ursicin G.G. Derungs.

(a.bert.)

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