SERVIR: Rapporto 2017–Centro Astalli – MOSAICO DI PACE: l’obiettivo dell’eliminazione totale delle armi – LA CIVILTA’ CATTOLICA: L’Europa merita di essere costruita – NARCOMAFIE: la Calabria non si rassegna – IL SGNO: “non lasciamo che ci rubino la speranza”.

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Nell’anno in cui l’accoglienza dei rifugiati sembra diventato problema politico e non mancano quelli che vorrebbero respingerli, tanto più preziosa ed esemplare appare l’opera di quanti li accolgono e li assistono, tra i quali emerge il Centro Astalli (che ha sede a Roma ma centri operativi dalla Sicilia al Veneto, Lombardia, Campania…), animato dai gesuiti e vitale per l’opera di tanti volontari laici. Il Centro Astalli svolge anche una preziosa opera d’informazione e di formazione attraverso incontri e pubblicazioni per sensibilizzare le coscienze alla gravità del problema e alla bellezza di ogni gesto di aiuto. Così il mensile Servir (n 3-4 del 2017) ricorda ad esempio che il Centro, svolgendo il suo compito d’informazione, educazione e assistenza con l’aiuto di 634 volontari, ha accompagnato, nel 2016, 30mila migranti (15 mila nella sola sede di Roma) distribuendo 58795 pasti grazie all’opera di 634 volontari. Queste e molte altre notizie (e riflessioni) si possono leggere sul periodico e nel volumetto “Rapporto annuale 2017 – Centro Astalli” promosso in questi giorni e che può esser richiesto al Centro (via degli Astalli, 14/a – 00186 Roma). Per informazioni e collaborazioni: Servir, Via degli Astalli, 14/A 00186 Roma.

Mosaico di pace di aprile dedica la copertina alle parole pronunciate da papa Francesco il 28 marzo 17: “L’obiettivo finale dell’eliminazione totale delle armi nucleari diventa sia una sfida sia un imperativo morale e umanitario”. Parole attualissime, nel tempo in cui in Corea soffiano venti di conflitto nucleare! Il mensile, promosso da Pax Christi e diretto da Alex Zanotelli, dedica poi attenzione a vari temi che toccano, seppur indirettamente ma sostanzialmente, il tema della pace: la malattia mentale, la giustizia minorile, la necessità – tuttora! – di combattere la tortura, le mafie, i rapporti nord/sud, il rischio nucleare (cui è dedicato un documentato e preoccupante dossier (dal quale risulta che comunque in Italia, ad esempio, ci sono almeno 70 bombe nucleari, illegali.

A sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, “L’Europa merita di essere costruita”. Lo afferma, e lo ricorda con chiarezza, il gesuita Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà cattolica nell’editoriale del numero 4004 del 22 aprile, ricordando che già allora l’autorevole rivista dei gesuiti “riconosceva nel nazionalismo un sentimento egoistico ed angusto che aveva seminato nella storia più rovine e morte che non le bombe e i gas”… Nelle pagine successive della rivista il padre Giovanni Sale sj analizza la politica estera di Donald Trump, notando anche che, per fortuna, il suo comportamento concreto è più misurato e prudente di quello che aveva annunciato a parole nel programma elettorale. E tuttavia è facile intuire che la politica tenuta da Obama fosse più equilibrata e lungimirante.

Narcomafie, la rivista nata per offrire un’informazione libera e contrastare la criminalità e i poteri corrotti, diretta da Luigi Ciotti e promossa dal Gruppo Abele e Libera, sul numero 1 del 2017 offre come sempre ottimo materiale per conoscere e comprendere i problemi più dolorosi e scottanti che corrodono e aggrediscono la società italiana. Oltre che parlare delle difficoltà e delle tragedie che ci affliggono, la rivista offre anche le notizie e la cronaca delle molte iniziative che, in ogni parte d’Italia, si preparano e realizzano. Sono decine d’incontri, manifestazioni, gesti, gruppi che agiscono. E un ampio dossier su questo numero s’intitola: “La Calabria non si rassegna” e racconta di tantissime iniziative intelligenti, coraggiose e anche eroiche. Sono azioni educative, resistenza ai ricatti e alla paura e persino iniziative efficaci come dimostrano i numerosi episodi di terre, case, risorse sottratte alla mafia dalla legge e dall’iniziativa di cittadini coraggiosi. Appare anche molto significativo l’impegno della Chiesa cattolica e delle sue articolazioni locali per costruire una Calabria migliore … senza mafia! (Si veda la bellissima intervista di Toni Mira a monsignor Franco Oliva, vescovo di Locri-Gerace).

Diretto da Giuseppe Grampa e Pino Nardi Il Segno della diocesi di Milano è un mensile diocesano esemplare per impegno e chiarezza. Nel pieno rispetto della sua natura ecclesiale e dunque anzitutto religiosa, è tuttavia attento ai vari “segni dei tempi” e alla concretezza della vita quotidiana. Oltre a portare informazioni e commenti sui vari fatti e problemi diocesani, il numero di aprile racconta e si ispira alle parole che papa Francesco ha pronunciato il 25 marzo a Monza durante la sua visita alla diocesi di Milano, rivolgendosi a un milione di fedeli: “non lasciamo che ci rubino la speranza … Dio continua a percorrere i nostri quartieri e le nostre strade, si spinge in ogni luogo in cerca di cuori capaci di ascoltare il suo invito…”

An. bert.

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