RENZI, GLI STRAPPI, L’EUROPA, IL GOVERNO. E I 5 STELLE

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Si chiede Paolo Pombeni: “Pd: troppo di lotta e poco di governo?” (mentepolitica.it), e scrive che “le sceneggiate da grande potenza non hanno mai portato fortuna al nostro paese”. Impressioni simili sono in vari editoriali, tra cui: Stefano Folli, “La politica degli strappi e il governo del presidente” (Repubblica); Carlo Bastasin, “Il ‘rischio Italia’ incognita per l’asse franco-tedesco sull’integrazione” (Sole 24 ore); Guido Tabellini, “Un azzardo rinunciare ai tagli al deficit” (Sole 24 ore); Ugo Magri, “Roma-Bruxelles e la festa delle anomalie” (la Stampa); Massimo Franco, “L’offensiva del leader rimette in bilico Palazzo Chigi” (Corriere della Sera); Adriana Cerretelli, “L’Italia e i baratti franco-tedeschi” (Sole 24 ore). Anche Il Foglio mette in guardia Renzi: “Quel Tesoro che Renzi si perde in Europa”. Sul fiscal compact, però, le critiche sono molte: Jean-Paul Fitoussi, “Fiscal compact ridicolo, è da abolire” (intervista al Messaggero); Giulio Sapelli, “Quel trattato ha strangolato l’economia” (Il Gazzettino); Gustavo Piga, “Ma il Fiscal compact va rivisto” (Sole 24 ore). Ma Massimo Bordignon avverte: “Non si cresce a debito” (intervista a Qn). Il M5S PREPARA IL SUO GOVERNO: Ilario Lombardo, “’Nino Di Matteo ci ha detto sì’. Prima casella del governo M5s” (La Stampa). Marc Lazar su Le Monde: “En Italie le Mouvement 5 étolies reste une force attractive”. A SINISTRA: Pippo Civati, “Gruppo unico? Serve pazienza, ma possiamo farcela” (intervista a Il Dubbio); Nino Bartolini Meli, “Massimo vuole silurare Pisapia” (Messaggero); Claudio Cerasa, “Chi tresca con lo stupidario grillino” (Foglio); Piero Bevilacqua, “A proposito di centro-sinistra prima il conflitto poi le alleanze” (Manifesto).

 

 

 

 

 

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