PROSPETTIVA PERSONA: una grave crisi della democrazia – OREUNDICI: la ricerca della felicità – JESUS: “Felice chi ha la strada nel cuore” – IL SEGNO: la memoria e l’impegno – AGGIORNAMENTI SOCIALI: rafforzare una “etica civile” degna di questo nome e condivisa

| 0 comments

 

“Sono molti ormai quelli che lamentano che mentre il Titanic sta affondando, i leader ballano cercando di guadagnare risicate percentuali elettorali, tra nostalgie del passato e improbabili vecchie-nuove coalizioni”. Così si apre (e prosegue …) l’editoriale di Attilio Danese, direttore di Prospettiva Persona, sul n 99 della rivista trimestrale ispirata alla cultura personalista e testimone oggi di una grave crisi della democrazia. Vari altri articoli arricchiscono il fascicolo del periodico: un commento di Claudia Cirami alla Laudato si’ di papa Francesco, un accorato e articolato ricordo del pensatore personalista maritainiano Piero Viotto, un’ampia e bella intervista al filosofo gesuita Paul Gilbert sulla filosofia e (nella) vita di oggi.

La ricerca della felicità è al centro della riflessione e della ricerca che guida il fascicolo di maggio di Oreundici, il mensile che ha per ispirazione e obiettivo la “crescita umana e spirituale nel quotidiano”. Nell’editoriale del direttore, il sacerdote e psicanalista Mario de Maio, si sottolinea anzitutto come “la felicità si realizza soprattutto nelle relazioni e nel godere le infinite meraviglie della vita”. E tutta la rivista illustra le varie strade e le circostanze più favorevoli per favorire e raggiungere la felicità. Dal diritto e dalla politica che devono garantire le condizioni necessarie all’ascolto della Parola di Dio secondo la quale “la salvezza non viene dalla giustizia personale, bensì dalla fiducia in Dio, fonte della felicità” (Odile Van Deth), fino ad un’interessante rilettura di una pagina di Epicuro, e ad un bellissimo profilo di Giorgio La Pira scritto da Silvia Pettiti: “… considerava i giovani rondini in volo verso la primavera, che stabiliscono di riunirsi in un sol luogo venendo da molti, si radunano e vengono…”.

E al tema della felicità fa un forte e singolare riferimento anche l’ampio dossier centrale del n 5/2017 di Jesus, il mensile della società San Paolo d’inchieste e dibattiti. Il dossier s’intitola proprio “Felice chi ha la strada nel cuore” e sottolinea come la felicità sia inscindibile dall’idea (e dalla pratica) di ricerca, attesa, cammino. L’idea del legame tra felicità e “viaggio” è stata al centro del Festival biblico nelle province venete con 170 tra incontri e conferenze come un grande viaggio fra sacre scritture, vita pastorale, ricerca di senso e … cammino (incontro a se stessi e alla felicità vera), guidati dalla Bibbia e dalla voce dello Spirito. Molte riflessioni e interventi interessanti, di Lidia Maggi, pastora battista; Vladimir Zelinskij, prete ortodosso; Brunetto Salvarani, teologo del dialogo; Miriam Camerini, regista e scrittrice). Per concludere il viaggio con la riflessione di Enzo Bianchi: “incontro al mondo con il ritmo giusto”.

Il Segno, mensile della diocesi di Milano, dedica coraggiosamente la copertina a una bella foto di Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino che dialogano tra loro (parlandosi quasi all’orecchio) e sorridono. Dietro a loro il tricolore. Il titolo: “La memoria e l’impegno”. E all’interno del fascicolo, come a didascalia della foto, c’è un bellissimo brano del presidente Sergio Mattarella (dal discorso a Locri del 19 marzo 2017) che spiega con forza e convinzione che “la lotta alle mafie riguarda tutti”; e c’è un ampio, suggestivo testo di don Luigi Ciotti. Inoltre Pino Nardi (che è anche vicedirettore de ‘Il Segno’) intervista padre Bartolomeo Sorge che ricorda appunto in maniera appassionata, lucida e convincente lo sgomento per gli attentati di cui Falcone e Borsellino furono vittime; e la necessità, tuttora, di combattere con forza la buona battaglia: “oltre all’intervento delle forze dell’ordine, dei magistrati e delle istituzioni è decisivo che la coscienza collettiva maturi e si traduca in comportamenti onesti e rispettosi della legalità”.

Serve, insomma, ritrovare lo spazio e la volontà per difendere, ricostruire, rafforzare una “etica civile” degna di questo nome e condivisa: molti hanno idee buone e generose, spesso tuttavia isolate e quasi contrapposte a quelle di altri. Serve, anzi è urgente, creare un dialogo aperto e fiducioso tra i cittadini anche e soprattutto quando pensano e dicono cose apparentemente un po’ diverse ma in realtà compatibili e anzi convergenti. Serve cercare le basi di un’etica civile condivisa, di largo respiro: a ciò è dedicato l’editoriale del fascicolo di maggio di Aggiornamenti sociali e, oltre l’editoriale anche numerosi articoli che sottolineano la necessità di un’etica del vivere comune vissuto come dialogo, confronto; anche tra diversità, ma senza contrapposizioni anzi con la ricerca delle ragioni di convergenza, integrazione, sinergia tra concetti, principi e valori orientati al bene comune (anche se magari presentati con parole ed esperienze diverse, talvolta apparentemente divergenti …). Itinerario difficile, ma possibile e fecondissimo. Oltre che necessario!

(a.bert.)

Lascia un commento

Required fields are marked *.