MA L’EUROSCETTICISMO SI PUÒ BATTERE

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L’economista della Luiss Marcello Messori scrive su Repubblica che l’Italia deve risanare la sua economia, puntando su investimenti pubblici e privati, e non limitarsi ad aspettare i pur auspicabili mutamenti di rotta  da parte dell’Unione europea (“L’anello debole e la crescita”). Dopo il vertice europeo a quattro  di Versailles, e mentre inizia il Consiglio europeo, Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore offre, in due articoli, un’analisi poco ottimista sull’Unione europea: “I 4 grandi e il rilancio difficile” e “Se il destino d’Europa si gioca su migranti e scisma d’Oriente”.  Osservazioni critiche anche da Biagio De Giovanni: “L’Europa e le insidie delle due velocità” (Mattino). Positivo invece il giudizio di Mauro Calise: “Il futuro della Ue e il principio che fa sperare” (Mattino). E Gerardo Pelosi sul Sole 24 ore riferisce: “Gentiloni: bene Ue a due velocità”.  Una nota di qualche ottimismo è nel colloquio del Foglio con Pepijn Bergsen: “E se poi l’euroscetticismo fosse sopravvalutato?”. Beda Romano sul Sole riferisce della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea in tema d’asilo (“Concedere visti umanitari non è obbligatorio nella Ue”) e Vladimiro Zagrebelsky commenta: “Tra muri e sentenze l’Europa si copre di un velo d’ipocrisia” (La Stampa). Dubbi di qualche ipocrisia vengono anche dal colloquio con il pur bravo Marco Minniti impegnato a delineare sul Corriere della Sera le nuova politica italiana per le migrazioni: “Piano migranti, il vertice a Roma“.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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