KOINONIA: la stagione lapiriana e la sua fecondità – IL TETTO: fermare ogni forma di autoritarismo – SPIRITO E VITA: un commiato – IL GALLO: appello agli ebrei del mondo – IAMNESTY: le buone notizie nei conflitti

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Padre Alberto Bruno Simoni ricorda, in apertura del fascicolo di gennaio 2017, i quarant’anni di vita di Koinonia, la rivista mensile nata come foglio di collegamento a Querceto (Sesto Fiorentino) nel 1976 e che vive tuttora come organo dell’omonima associazione. Una bella foto di copertina per l’inaugurazione del primo convegno nazionale di Nuova Resistenza (con le figure di Giorgio La Pira, Enzo Enriques Agnoletti, Federico Codignola, Valdo Spini e altri …) ricorda appunto la stagione lapiriana e la sua fecondità anche oggi. Tra i testi un bellissimo saluto di La pira a padre Congar (Palazzo Vecchio, 1963), un testo di Mariangela Maraviglia su Mazzolari e Luciano Martini, e brani di Galli della Loggia, Giordano Frosini, Bruno d’Avanzo, fino a papa Francesco!

Il Tetto di dicembre si apre con un commento al risultato del recente referendum sulla riforma elettorale. Pasquale Colella spiega le ragioni per cui, a suo avviso, la vittoria del “no” è stata assai positiva. E conclude: “ma il problema non è solo quello di mettere un argine al restauro del renzismo, che il governo fotocopia di Gentiloni potrebbe favorire, ma di costruire le condizioni e gli strumenti per fermare, ora e per il futuro, ogni forma di autoritarismo …”. Il fascicolo della bella rivista napoletana (n 316) ospita anche scritti di Raniero La Valle, Giovanni Benzoni, Mariateresa Sarpi, Giuseppe Avallone e il testo di una “lettera al Papa”, lettera di affetto, ringraziamento e interpretazione, scritta da Paola Cavallari (di Esodo) e aperta alla sottoscrizione di chi lo desidera. (associazione sodo@alice.it).

Un commiato. Così apre il n 10/2016 della rivista Spirito e Vita. Ed è davvero un commiato, un saluto conclusivo perché la rivista mensile di spiritualità, promossa a Trento dalla congregazione di Gesù sacerdote, diretta da Vittorio Cristelli e Giannantonio Fincato conclude con questo numero la sua pubblicazione dopo 92 anni di vita… Naturalmente gli autori continueranno a pensare e scrivere (su questo fascicolo tra gli altri don Armando Matteo, Felice Scalia, Dario Fridel, Carlo Manunza, Patrizia Nocitra) come sottolinea l’editoriale della redazione (“Commiato. Una memoria: un canto alla vita”). Ma certo viene spontaneo riflettere: qualità e successo, anche nell’editoria, spesso divergono. Ma anche sulla verità cristiana: spesso ciò che muore dà frutto più di ciò che sembra trionfare.

Il Gallo è il mensile genovese, voce del cattolicesimo più vivo e libero, che esce da 70 anni (quaranta nella forma attuale): sempre con freschezza, vivacità e capacità di esprimere cose profonde e vere in maniera gradevole e convincente. E soprattutto con stile di dialogo: interventi brevi, attenzione alle cose concrete oltre che a quelle più vere, spirito di dialogo. Così in una ventina di pagine s’incontrano spesso anche più di venti articoli, o lettere, o testi e altrettanti autori. E anche i temi e lo stile sono variegati, articolati, talora quasi imprevedibili. Come il titolo di alcune righe apparse sul numero di gennaio 2017 (“Meglio sbagliare Dio che sbagliare amore”). O il testo dell’appello agli ebrei del mondo sottoscritto da oltre cinquecento israeliani, fra cui molti uomini di alta cultura, intitolato: “Se amate Israele il silenzio non è più possibile”, in cui si prende posizione a favore di un negoziato israelo-palestinese che conduca ad uno stato palestinese indipendente accanto e in rapporti di buon vicinato con lo Stato di Israele”.

E il fascicolo di gennaio 2017 di IAmnesty (trimestrale sui diritti umani) pubblica in apertura del fascicolo un ampio planisfero che apre il cuore. Da ogni Continente, da ogni zona di guerra, tensione e passione sembra emergere una buona notizia (una pacificazione, una liberazione, una libertà riaperta, una speranza confermata …). Certo: nelle pagine successive vengono anche riferite notizie tristi o problematiche e vengono proposti ai lettori dei testi da sottoscrivere per protestare o chiedere alle autorità di vari Paesi interventi di clemenza, giustizia, liberazione … Ma è straordinario vedere quante cose si muovono nel mondo. E non tutte negative …

(a.  bert.)

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