IL QUOTIDIANO “AVVENIRE” E I 5 STELLE: “MOLTE SENSIBILITÀ IN COMUNE”

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Sorprendente intervista del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, al Corriere della Sera: “Con m5S molte sensibilità in comune”. Dal canto suo l’Avvenire pubblica un’ampia intervista a Beppe Grillo: “Noi al governo. Sarà naturale”. Il Corriere pubblica poi una nota di Massimo Franco sempre sui 5 Stelle e la loro appena resa nota politica estera: “Un’Italia neutralista, con un occhio al Vaticano”. L’articolo di Franco è giudicata (a torto) filo-5stelle dal sito landino.it in un articolo, per altro interessante, che prende di mira soprattutto l’Avvenire e il suo direttore, accusati di essere proni  ai 5 Stelle, possibili vincenti  alle prossime elezioni (“Cattolici, Grillo e il Triplete”). Sulla politica estera a 5 Stelle scrive Manuela Perrone sul Sole 24 ore: “Europa e Nato da cambiare: la linea sovranista del M5S”. Claudio Cerasa sul Foglio mette sotto accusa “Il silenzio delle elite di fronte a lo sfascismo grillino”. Intanto  Goffredo De Marchis titola su Repubblica: “’Vinco le primarie, poi al voto’. Ritorna il pressing di Renzi”. Di Matteo Renzi c’è l’E-news di martedì. Luigi Zanda è oggetto della satira di Marco Travaglio perché ha motivato una possibile intesa Pd-FI (“Un pesce di nome Zanda”, Il Fatto), e pertanto replica sul Foglio (“La difesa della democrazia e le formule di governo”). Sulle posizioni di Zanda c’è Pietro Ichino, in un colloquio con il Foglio (“L’intesa necessaria”). Stefano Ceccanti spiega perché si voterà col proporzionale e perché le due leggi elettorali per la camera e il senato non sarebbero poi così divergenti (Agenzia Ansa, dal suo blog). Franco Monaco replica a Emanuele Macaluso, su il Dubbio: “Caro Macaluso, non sono un estremista“.

 

 

 

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