IL CORAGGIO DELLA VERITÀ CONTRO LA BOLLA POPULISTA

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Intervistato da Repubblica Romano Prodi afferma tra l’altro che la dialettica oggi non è più tra destra e sinistra ma tra apertura e chiusura verso il mondo globale, e che i partiti tradizionali non hanno futuro (“Dalla Francia svolta storica. Merkel non decide più da sola”). Intervistato da Marzio Breda l’ex presidente Giorgio Napolitano spiega “Perché si sbaglia a inseguire i nostri populisti” (Corriere della Sera). Ilvo Diamanti, su Repubblica, nota come la Le Pen abbia vinto tra i ceti medio-bassi, tra gli operai, e nella Francia interna, e Macron tra la media borghesia cittadina (“Frattura di classe”, ma alla rovescia). Massimo Panarari, su La Stampa, tratteggia “Il vocabolario del nuovo riformismo” di Macron.  Massimo Nava, sul Corriere, dice come “Il leader giovane manda in pensione lo Stato protettore”. Roberto D’Alimonte osserva che il sistema elettorale francese in Italia sarebbe considerato incostituzionale: “Quel ballottaggio incostituzionale che salva la Francia” (Sole 24 ore). Claudio Cerasa  commenta il voto francese sottolineando: “Il coraggio della verità contro la bolla populista” (Foglio).  Anais Ginori racconta da vicino “Il mondo di Macron” (Repubblica). Giuliano Ferrara dà il suo giudizio su “Il fenomeno Macron” (Foglio). Asciutto il commento di Rossana Rossanda sul sito sbilanciamoci.org: “Il cittadino Macron arriva all’Eliseo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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