I PRO E I CONTRO DELLE ELEZIONI ANTICIPATE (E DELL’ACCORDO SUL PROPORZIONALE)

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Dice Matteo Renzi al Messaggero: “Un patto con Berlusconi e Grillo perché lo chiede il Colle”. Rimane perplesso Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore: “Convenienze (e danni) del sistema tedesco: seggi solo ai ‘4 grandi’”. Ma Ettore Rosato dice: “Il maggioritario è senza i numeri. Intesa sul ‘tedesco’” (intervista all’Unità). Dario Franceschini, in un’intervista alla Repubblica, sostiene che anche con il proporzionale sarà possibile anche un’alleanza del Pd con la sinistra: “Con il proporzionale rivivrà il centrosinistra, e si vota in autunno”. Ma molti nel Pd sono contrari (da Arturo Parisi a Rosy Bindi a Graziano Delrio) come spiega Giovanna Casadio su Repubblica: “Da Prodi a Cuperlo: così si torna a spartire”. Anche Franco Monaco, sull’Huffington post, bacchetta la resa al proporzionale: “I moniti inascoltati di Pisapia e Prodi: né inciucio, né neofrontismo”. Andrea Carugati, su La Stampa, analizza le posizioni degli esperti sul probabile voto in autunno: “Pro e contro l’anticipo delle elezioni”. Sul Manifesto discutono il da farsi della sinistra Vincenzo Vita (“Facciamo una lista a sinistra del Pd, e non più di una”) e Paolo Cento (“Il partito unico? Una velleità. Insieme tutti su dieci obiettivi”).

 

 

 

 

 

 

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