FRANCO MONACO VERSUS ARTURO PARISI

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Franco Monaco replica all’intervista rilasciata da Arturo Parisi a Repubblica (“Il No? Un’alleanza tra chi odia il premier e chi vuole solo ritornare al passato”) con un articolo sul Manifesto: “Caro Arturo Parisi, non ti riconosco”.  Daniela Preziosi, ancora sul Manifesto, dà conto di una riunione di giuristi: “Allarme dei giuristi: Renzi fa saltare i valori comuni”. Sul Corriere un’intervista a Vannino Chiti sulla legge elettorale: “Renzi ha aperto, grave non crederci”. Walter Veltroni offre il suo bilancio della breve storia del Partito democratico: “Il Pd nove anni dopo” (Unità). Un inedito di Norberto Bobbio del 1994 pubblicato da La Stampa: “Per risorgere la sinistra difenda i deboli”. Ilvo Diamanti  e le sue indagini: “Le famiglie bocciano la scuola di Matteo” (Repubblica). Un’analisi preoccupata di Romano Prodi su Il Mattino: “Se anche la Cina investe in armi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

One Comment

  1. Diversamente da molti miei amici non ho ancora scelto come votare al referendum preferendo, in questa fase, dedicare tempo e spazio all’approfondimento dei temi contenuti nella legge di modifica della Costituzione, ma anche nella legge elettorale, in quanto se la Costituzione ridefinisce gli organi istituzionali, la legge elettorale né determina la composizione, il che non è un aspetto marginale.
    E’ da questa posizione che mi permetto di giudicare l’affermazione di Arturo Parisi: ”Vedo una grande spinta a tornare indietro. C’è un’alleanza tra quelli che non vogliono altro che la fine di Renzi e quelli che pensano sia meglio tornare al passato”, per dire che non la condivido e non tanto perché banalizza la discussione sul tema del referendum, ma perché è un insulto all’intelligenza di quanti condividono il “no” al referendum, quasi a ritenere che chi ha scelto il “no” l’ha fatto per ragioni le politiche che lui suppone e non invece per i contenuti delle modifiche alla Costituzione e del “combinato disposto” con la legge elettorale. Davvero lui pensa che i molti che si riconoscono nell’area di centro sinistra e non sono iscritti al PD, ma anche quanti iscritti al PD, e hanno scelto di votare “no” l’abbiano fatto per la ragioni che lui immagina? Non sono le sue gratuite affermazioni in contrasto con quanto chiede il Presidente Mattarella, cioè di abbassare i toni, di non insultarsi tra schieramenti pro o contro, di evitare guerre civili? Non interessa anche a lui l’affermazione di Padre Francesco Occhetta “L’uno o l’altro giudizio non negherà la ragionevolezza della tesi opposta”?

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